Nella giornata di ieri, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza delle donne, le militanti e le sostenitrici di DAria, coordinamento tutto al femminile che propone un’immagine di donna identitaria protagonista attiva della società e della nazione, hanno esposto nelle principali piazze italiane manifesti con i volti di donne uccise da immigrati con l’hashtag #europeanwomenlivesmatter. A Roma, è stato organizzato un flash mob di fronte alla sede della Commissione Europea.
L’azione provocatoria organizzata dalle ragazze di DAria ha lo scopo di sensibilizzare sulle violenze mortali subite da giovani e giovanissime ragazze europee che hanno patito sulla loro pelle gli effetti di una immigrazione di massa e senza regole.
“L’immigrazione di massa ha provocato in tutte le nazioni europee un aumento spaventoso di crimini, tra cui stupri e aggressioni. – si legge in una nota – In Svezia, solo tra il 2003 e il 2010, gli stupri sono cresciuti del 245% e più dell’80% sono stati commessi da immigrati. Lo stesso accade nelle altre nazioni europee, nonostante si cerchi maldestramente di nascondere la realtà dei fatti, come accaduto per le decine di casi di pedofilia nella zona di Rotherham, ignorati dalla polizia inglese per evitare “tensioni razziali”. Sui manifesti che portiamo ci sono i volti e le età di alcune delle bambine e delle donne vittime dell’immigrazione: Svezia, Francia, Italia, Germania… ovunque lo stesso copione. Chi mistifica, minimizza, nasconde, le guardi in faccia: è complice della loro morte e lo diciamo senza mezzi termini. Se per loro le vite delle donne europee non contano, per noi sono al primo posto contro una politica che ha trasformato le nostre città in una zona di caccia per stupratori e assassini. È ora di dire basta”.