Dalla fine di questo mese basterà un solo ticket per visitare il Foro Romano e i Fori Imperiali. Lo prevede il protocollo illustrato dal ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli e dalla sindaca Virginia Raggi. L’intesa, siglata dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dal Parco Archeologico del Colosseo, inaugura una nuova stagione nell’approccio ai beni culturali della Capitale.
Per la prima volta, da sabato 29 giugno, cittadini e turisti potranno scoprire un percorso mai realizzato finora, frutto del lavoro avviato nei mesi scorsi dal Mibac, da Roma Capitale, dalla Sovrintendenza Capitolina e dal Parco Archeologico del Colosseo. Il protocollo dà il via a una fase sperimentale (fino al 31 dicembre 2019) di fruizione integrata dell’area archeologica del Colosseo che dovrebbe entrare a regime nel 2020, rendendo possibile per la prima volta l’apertura al pubblico dell’area del Foro Romano-Palatino insieme ai Fori Imperiali.
Con un unico biglietto da 16 euro, valido per l’intera giornata, i visitatori potranno accedere al nuovo percorso che consentirà di attraversare tremila anni di storia. Il passaggio dei visitatori tra le due aree, della durata di circa due ore, avverrà nell’area compresa tra Curia Iulia, Foro di Nerva e Foro di Cesare, mentre il biglietto potrà essere acquistato sia nelle biglietterie del Foro Romano e del Palatino sia in quelle della Colonna Traiana. Per i giovani dai 18 ai 25 anni, il costo dei biglietto è 2 euro e rientra nel ‘pacchetto’ di agevolazioni che il Ministero sta introducendo per incentivare ragazze e ragazzi a visitare i musei e i siti archeologici statali.
Per inquadrare al meglio il contesto storico, e dunque l’importanza di questa “unificazione”, scarica le schede: note storiche su Foro Romano e Palatino, timeline (cronistoria) dei due siti, nota sugli scavi ai Fori Imperiali.
Conferenza stampa presentazione nuovo percorso (foto Ufficio Stampa roma Capitale)
“Unificando i Fori siamo riusciti a realizzare un percorso inedito che inaugura un nuovo modo di fruire e percepire il nostro patrimonio storico, artistico, archeologico e culturale migliorandone l’offerta”, ha detto il ministro Bonisoli. “Ci siamo riusciti grazie al lavoro avviato in questi mesi con ciascuna delle istituzioni coinvolte”.
La sindaca Raggi ha aggiunto: “Oggi si scrive un pezzo di storia: i Fori sono finalmente uniti. Diamo la possibilità a cittadini e turisti di tutto il mondo di vivere un’esperienza unica visitando nello stesso tempo il Palatino, il Foro Romano, il Foro di Cesare e il Foro di Traiano. Nella Città Eterna si può vivere un’esperienza culturale che racchiude tremila anni di storia. Ciò che Roma Capitale, di concerto con il Ministero dei Beni Culturali, è riuscita a realizzare costituisce un grande successo. Tenere separate aree archeologiche e luoghi culturali per diverse competenze istituzionali non funziona, né per amministrare gli spazi né per la fruizione di cittadini e turisti”.
“Dal 29 giugno romani e turisti potranno finalmente visitare i Fori nella loro interezza”, ha sottolineato il vicesindaco con delega alla Crescita Culturale Luca Bergamo, “perché il buon senso e la collaborazione istituzionale hanno finalmente consentito di lavorare per l’interesse generale, superando un’antica divisione che vedeva da un lato l’area amministrata da Roma Capitale e dall’altra parte quella amministrata dal Ministero. È un bellissimo passo in avanti che mette a disposizione di chiunque una nuova prospettiva su un’area archeologica tra le più importanti del mondo”