Dalle Grotte vaporose delle Terme “dimenticate” di Sciacca dove l’acqua diventa un elemento di benessere e al tempo stesso di valorizzazione del paesaggio, ai Giardini di Fogolana in provincia di Padova dove le piante presenti nell’area umida riescono a depurare l’acqua dagli inquinanti legati alle attività agricole, fino alla Conca dei Rododendri a Biella, “installazione” paesaggistica progettata negli Anni Sessanta dall’architetto Pietro Porcinai realizzata con piante dalle fioriture rosa, rossa, bianca e viola.
Sono solo alcuni dei 40 gli appuntamenti in tutta Italia proposti dall’Aiapp – Associazione Italiana Architettura del Paesaggio nell’ambito dell’edizione 2022 di “Giardini e Paesaggi aperti” che si terrà nel mese di maggio, in gran parte nei giorni del 14 e 15. Visite guidate, ma anche incontri e convegni diventano l’occasione per toccare con mano come il progetto di paesaggio può concretamente fare la differenza nella mitigazione e adattamento alle criticità climatiche e ambientali, nel contrasto alla perdita di biodiversità, nella tutela e valorizzazione del territorio e delle sue risorse. I “Giardini e Paesaggi aperti” selezionati in questa edizione della manifestazione si riferiscono a molteplici ambiti pubblici e privati, dalla grande alla piccola dimensione, e presentano interventi su scala territoriale o su aree verdi urbane, riqualificazione di spazi degradati, ma anche ville e giardini storici, esempi di paesaggi rurali preservati nella loro integrità.
Il valore ambientale ed economico del paesaggio rurale, elemento chiave del territorio italiano, è al centro di molti appuntamenti. I meli storici nella tenuta di Bricherasio in provincia di Torino forniscono l’occasione di riflettere sui Paesaggi remoti. Qui sono coltivati secondo metodi biologici più di 60 varietà di meli, tra cui molte a rischio di estinzione
La valorizzazione del paesaggio rurale passa anche attraverso la pratica di modelli agricoli produttivi e sostenibili. Nella Val D’Enza, in provincia di Reggio Emilia, la visita a un territorio fertile e vocato per la coltivazione di foraggere per l’alimentazione bovina consente di capire lo stretto legame esistente tra l’integrità del paesaggio, il patrimonio di biodiversità e la conservazione del sistema acque che alimenta le praterie irrigue.
L’acqua è una risorsa presente in molti degli interventi come elemento chiave per il recupero e lo sviluppo del territorio.
A Sciacca in provincia di Agrigento, la visita alle Grotte Vaporose – antiche grotte scavate nel Monte Kronio dove si raccoglie il vapore proveniente dalla roccia – e alle pozze termali rappresenta un’occasione per riflettere sulle potenzialità negate di questa area degradata e abbandonata da anni nelle quali l’acqua acquista valenza di benessere e curativa.
Così come è l’acqua che ha disegnato il paesaggio in Friuli Venezia Giulia nella riserva naturale di Doberdò e Pietrarossa. Il livello dei due omonimi laghi – uno dei pochi esempi in Europa di lago carsico – cambia di continuo a seconda della portata dei fiumi che li alimentano ma anche a causa dei numerosi inghiottitoi attraverso i quali l’acqua scompare. Un sistema idraulico in perfetto equilibrio che ha reso possibile la convivenza di ambienti umidi (praterie e boschi umidi) e aridi (landa e boscaglia). Un mosaico ambientale che determina un’elevata biodiversità registrando la presenza di specie vegetali centroeuropee, illirico-balcaniche. Lo stesso per la fauna. Nell’area vivono specie di uccelli legate alla landa, rettili ed anfibi legati alle zone umide, mentre nelle grotte e cavità si registra la presenza del proteo (Proteus anguinus) unico anfibio cavernicolo europeo.
Numerose anche le visite proposte da Aiapp che riguardano giardini spontanei sviluppati nei secoli, anche in contesti urbani. È il caso della Via dei mulini a Eboli, in provincia di Salerno: un percorso che attraversa giardini storici e spontanei presenti nella città. Oppure l’immersione nel Giardino delle rose perdute a Urbino, un vero museo a cielo aperto. Un roseto privato che raccoglie centinaia di specie antiche, di cui alcune a rischio di estinzione.
“La strada della transizione ecologica passa anche dalla conoscenza e dalla valorizzazione dei paesaggi, il luogo di incontro storico tra sviluppo sostenibile e natura”, afferma Giulia de Angelis, vicepresidente Aiapp. La manifestazione Giardini e Paesaggi aperti è quindi l’occasione per la nostra associazione di mostrare ai cittadini questa ricchezza, di ‘leggere’ quel che si vede talvolta con uno sguardo distratto in una prospettiva nuova e più ampia. Alcune di queste meraviglie del paesaggio del nostro Paese sono chiuse al pubblico, altre semplicemente dimenticate: uno dei nostri obiettivi come Aiapp è appunto quello di far emergere la trama che lega il bello con la natura, la produzione con il paesaggio. Per questo la manifestazione è giunta alla sua 19° edizione”.
Qui il calendario di tutti gli eventi
https://aiapp.net/eventi/giardini-e-paesaggi-aperti-2022/