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Ordine e associazioni scientifiche di riferimento lavorino in sinergia.
Lo scorso 24 giugno si è svolto a Roma il convegno dal titolo ‘La formazione entry level in fisioterapia pediatrica: stato dell’arte e prospettive future’. L’evento è stato organizzato dal Gruppo di Interesse Specialistico (GIS) Fisioterapia Pediatrica dell’Associazione Italiana di Fisioterapia (AIFI).
Al convegno ha preso parte anche la Delegata alla Formazione dell’Ordine dei Fisioterapisti (OFI) del Lazio, Loredana Gigli, che si è soffermata sul tema ‘L’organizzazione didattica dei Corsi di Laurea in Fisioterapia’. “Nel corso del mio intervento- ha spiegato – ho delineato una mappatura dei corsi di laurea presenti sul territorio nazionale, ricercando la collocazione della fisioterapia pediatrica. È emersa una rilevante difformità all’interno dei corsi di laurea: in alcune università italiane la fisioterapia pediatrica non è prevista nel percorso di formazione di base, in altre ha invece un ruolo importante, testimoniato da un numero elevato e adeguato di ore di formazione. Infine, in alcuni casi ho rilevato alcune criticità. Tra queste, quella che vede gli insegnamenti della fisioterapia pediatrica affidati ai medici piuttosto che ai professionisti fisioterapisti”.
Una variabilità, secondo Loredana Gigli, dovuta a una serie di fattori, spesso contestuali. “Molte università svolgono i propri corsi di laurea all’interno delle aziende sanitarie o delle strutture sanitarie di riabilitazione- ha informato- e questo perchè il Decreto Legge 502/92 dava indicazione di stipulare convenzioni tra università e aziende per far sì che i professionisti si formassero all’interno delle aziende sanitarie”.
Un fatto, però, che nel tempo ha determinato fattori legati al contesto. “Nelle strutture sanitarie sedi di Corso di Laurea in Fisioterapia nelle quali sono presenti strutture di eccellenza per la presa in carico delle condizioni patologiche in età pediatrica- ha precisato l’esponente di OFI Lazio- ecco che l‘insegnamento della Fisioterapia pediatrica è adeguatamente distribuito nella formazione di base, anche grazie alla presenza, nelle stesse strutture, di professionisti con elevate competenze ed esperienza. Tale sinergia si evidenzia infatti nei territori che vantano la presenza di strutture di eccellenza della sanità pubblica che collaborano con le Università, nella formazione di base e post base dei Fisioterapisti”.
“Per il futuro- ha poi dichiarato- è necessario elaborare una mappatura più approfondita e puntuale, che indaghi nel dettaglio i percorsi formativi del Fisioterapista, e in questo lavoro hanno un ruolo fondamentale i Gruppi di Interesse Specialistico dell’Associazione scientifica di riferimento, con il supporto di FNOFI e degli OFI territoriali. È inoltre necessario mettere in campo azioni per implementare la ricerca in Fisioterapia, e azioni sul piano politico e istituzionale”.
“È molto importante- ha concluso la Delegata alla Formazione dell’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio- che vi siano azioni sinergiche e concertate tra Ordine professionale e associazioni scientifiche di riferimento, che individuino direzioni e obiettivi comuni, in particolare su un tema così sensibile quale la formazione dei professionisti. Rafforzare la rete di collaborazione è davvero fondamentale”.