Giovedì 21 marzo a Roma si tiene la XXIX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da ‘Libera’ e ‘Avviso Pubblico’, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio della Rai e il sostegno di Roma Capitale.
Lo slogan della Giornata, “Roma città libera”, evoca il capolavoro del neorealismo “Roma città aperta”: un’opera che parla di resistenza e di lotta per la libertà. A ottant’anni dall’occupazione nazi-fascista, oggi Roma nuovamente è pronta ad aprirsi e liberarsi.
Sono state presentate la scorsa settimana in Campidoglio dal Sindaco Roberto Gualtieri, insieme a Luigi Ciotti, Fondatore dell’associazione ‘Libera’, Gaetano Salvo, Coordinatore di ‘Libera Roma’ e Alfredo Borrelli, familiare di una vittima, le attività che Roma mette in campo:
mercoledi 20 marzo Roma accoglie a Fiumicino e alla stazione Termini le centinaia di familiari provenienti da Calabria, Sicilia, Puglia, Campania, Nord Italia, Europa, America Latina e Africa che alle 15 si ritrovano presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere in occasione dell’Assemblea Nazionale alla presenza di Don Luigi Ciotti e dal Cardinale Matteo Zuppi presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Alle 18, inizia una Veglia ecumenica con la lettura dei nomi delle vittime.
giovedi 21 marzo un corteo parte alle 9 da Piazza Esquilino e arriva al Circo Massimo dove – alle 10.45 – inizia la lettura degli oltre 1000 nomi delle vittime: semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore, hanno compiuto il loro dovere. Alle 11.45 l’intervento conclusivo di Luigi Ciotti.
Nel pomeriggio a partire dalle 14.30 si svolgono seminari di approfondimento, proiezioni per gruppi e scuole, momenti di lettura, riflessioni, incontri che vedono la partecipazione di giovani, associazioni, gruppi, rappresentanti di istituzioni, sindacato, mondo della scuola, della cultura, dello sport che non solo in questa giornata, ma per 365 giorni all’anno, lavorano all’interno di scuole, università, associazioni, parrocchie per ribadire che la responsabilità per il bene comune rappresenta il primo antidoto al male delle mafie e della corruzione.