Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende celebrare la Giornata internazionale dei genitori (1 giugno 2021), istituita dall’Assemblea generale dell’ONU con risoluzione n.66/292 del 15 Ottobre 2012.
Durante la pandemia sono aumentate le diagnosi di disturbi alimentari nei giovanissimi, atti lesionistici, tentativi di suicidio, stress. È molto difficile essere genitore oggi; probabilmente lo è sempre stato, ma le caratteristiche che ha assunto la società odierna rendono ancora più complicata la comunicazione e l’incontro tra le generazioni: realtà virtuale e smart-working trasformano in monadi gli elementi di una famiglia. Le difficoltà economiche e i disagi connessi al lockdown hanno creato fratture tra genitori e figli in molti casi, acuendo appunto i fenomeni di malessere giovanile.
I genitori, a prescindere dalle immani sfide che si presentano, devono continuare a esercitare un ruolo di guida e supporto per la crescita dei propri figli, in quanto la prima agenzia educativa di un individuo è appunto la famiglia.
I genitori costituiscono il modello di riferimento per i giovanissimi e anche se non si può pretendere la perfezione comportamentale, l’auspicio è che i ruoli necessari e mai da confondersi nell’interazione adulto-adolescente vengano sempre definiti e ridefiniti all’insegna della credibilità, dell’autenticità, dell’affetto e della responsabilità da ambo le parti.
Il CNDD in occasione del Global Day of Parents 2021 lancia l’hashtag #effettivamenteaffetti e invita soprattutto i più piccoli studenti a realizzare un debate sulle questioni che possono incidere sulle dinamiche familiari.
“Di fatto, si è aperta una frattura tra famiglia e società, tra famiglia e scuola, il patto educativo oggi è diventato si è rotto e così, l’alleanza educativa della società con la famiglia è entrata in crisi perché è stata minata la fiducia reciproca” (Papa Francesco)