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“La campagna sociale ‘Non ci ferma nessuno’ parte dalla mia esperienza autobiografica, quella di un giovane di una piccola città del Sud, Avellino, che si è fatto strada da solo, tra mille difficoltà e sacrifici, fino ad arrivare al palcoscenico di Striscia la Notizia. Questa storia riusciva a dare fiducia ai ragazzi che incontravo, una fiducia che sembrava ormai smarrita. Così ho pensato di dare vita a questa campagna sociale a partire dal 2014. Prima di dare concretezza al progetto ci siamo soffermati sui bisogni reali dei giovani, cercando di dare loro delle risposte”. A dirlo è Luca Abete, noto inviato di Striscia la Notizia e ideatore della campagna sociale ‘Non ci ferma nessuno’, un laboratorio creativo e motivazionale che da sette anni, anche attraverso l’impiego di nuove forme di comunicazione, ha lo scopo di coinvolgere la vasta platea degli studenti universitari, intervistato dall’agenzia Dire.
Il tour ‘Non ci ferma nessuno’ quest’anno, per via della pandemia, si è trasformato in ‘#NonCiFermaNessunoItaliaTalk‘, una formula inedita e originale di digital talk, arricchito da video, interventi da remoto di ospiti di prestigio e, soprattutto, dal contributo diretto degli studenti.
Nel dettaglio:
La centralita’ delle storie dei ragazzi
“La centralità delle storie dei ragazzi è decisiva per la nostra campagna. Noi pensiamo sempre che la sfortuna pervada soltanto le nostre vite. La community che abbiamo messo in piedi, infatti, ha l’obiettivo di far incontrare giovani che hanno le stesse difficoltà e che nonostante ciò non si fermano e riescono a costruire e a perseguire le loro soddisfazioni. Mettere al centro le storie di chi lotta contribuisce a dare sostegno a tutti quei giovani che in un determinato momento della vita pensano di non poter trovare alcuna soluzione ai loro problemi”, racconta Abete.
“Questa iniziativa- spiega- è stata apprezzata molto dal mondo universitario. Abbiamo ricevuto il patrocinio morale della Conferenza dei Rettori, il prestigioso riconoscimento della Medaglia al valore del Presidente della Repubblica e il patrocinio del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”.
Da tour fisico a virtuale
“Siamo stati sorpresi e bloccati dalla pandemia- afferma alla Dire Abete- che ha svuotato le università italiane e che ci ha impedito di poter incontrare fisicamente i ragazzi. Ma una delle colonne portanti della nostra filosofia è quella di imparare a trarre vantaggio anche laddove esiste un impedimento. Abbiamo, dunque, deciso di incontrarci in streaming. In questo modo siamo riusciti a moltiplicare gli accessi. Se in aula raggiungevamo massimo 300 studenti, in streaming in diverse tappe del tour sono state intercettate 11mila persone. Nelle tappe del tour digitale raccogliamo le testimonianze dei ragazzi che possono interagire con noi come se fossero all’interno di un talk. Inoltre abbiamo avuto diversi ospiti che sono diventati protagonisti di varie forme di coraggio: siamo partiti con Michelle Hu ziker che ha raccontato del coraggio delle donne di denunciare le violenze fino a Maria Falcone, nell’ultima tappa di Napoli, con la quale abbiamo parlato di servizio alla legalità nel nome di Giovanni Falcone.
‘Non ci ferma nessuno’ nell’anno della pandemia ha investito molto sui nuovi linguaggi comunicativi, coinvolgendo così in maniera più inclusiva i ragazzi. “Il podcast- dice Abete- è l’esperimento più riuscito di quest’anno. Si tratta di un prodotto quotidiano, un diario di bordo in cui raccontiamo quello che succede ogni giorno, focalizzando l’attenzione sull’aspetto del coraggio e soprattutto sulle storie dei giovani, degli ospiti e dei rettori delle università”.
Sostenibilita’ e solidarieta’ i pilastri di ‘non ci ferma nessuno’
La campagna sociale ‘Non ci ferma nessuno’ ha l’intento di coinvolgere i ragazzi che partecipano al tour sui temi della sostenibilità ambientale e della solidarietà. “Da sempre- aggiunge Abete- dico ai giovani di cercare dentro di sé il proprio talento, quel coraggio che spesso non sappiamo neanche di avere e che non tiriamo fuori se non in situazioni complicate. A tal proposito abbiamo messo in campo iniziative per sensibilizzare i ragazzi sui temi ambientali. Non può esserci crescita individuale senza trovare un equilibrio con l’ecosistema. Le filiere del riciclo dei rifiuti possono alimentare un’economia che può offrire tanti posti di lavoro a ragazzi che oggi temono di non poterlo avere mai. Per quanto riguarda la solidarietà, invece, ci focalizziamo sul tema del dono. Donarsi è un qualcosa che ti arricchisce dentro. Ci sono già tantissimi giovani che si dedicano alla solidarietà, ribadire però questi concetti ritengo che sia qualcosa di utile”.
Domani ultima tappa del tour alla Sapienza di Roma
“Domani, 25 maggio, ci sarà la tappa conclusiva del tour che si svolgerà alla Sapienza di Roma sempre in modalità digitale. È la tappa finale che ci consacra come movimento più maturo . La tappa romana è frutto di una importante sinergia che abbiamo instaurato con la facoltà di Economia dell’Università La Sapienza. Avremo due ospiti d’eccezione: lo scultore Jago che parlerà della sua arte apprezzata in tutto il mondo e Gessica Notaro, donna che ha vissuto il dramma di essere vittima di un amore malato e che rappresenta oggi un punto di riferimento anche per gli uomini, affinché possa spiegare loro l’importanza del rispetto nei confronti delle donne. La diretta inizierà alle 14 e si potrà accedere tramite il link presente sul sito ‘Non ci ferma nessuno'”, conclude Abete.
Agenzia Dire