Si è riunito questa mattina il Tavolo istituzionale, presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri e composto da rappresentanti delle amministrazioni centrali e locali e del Parlamento, per coordinare le iniziative e la realizzazione degli interventi e delle opere necessarie allo svolgimento del Giubileo della Chiesa cattolica previsto per l’anno 2025. Erano presenti ministri, sottosegretari, il presidente della Regione Lazio, il sindaco di Roma e Commissario straordinario per il Giubileo, senatori, senatrici, deputate.
Nel corso della riunione sono state illustrate le linee guida per il piano degli interventi per il Giubileo che sono state successivamente approvate.
Il piano di interventi per il Giubileo
L’obiettivo del piano è quello di agevolare il più possibile il rapporto tra la città e i milioni di pellegrini e visitatori che varcheranno nell’occasione le mura di Roma. Si va dagli interventi di riqualificazione delle aree che circondano il Vaticano, di quelle antistanti alle basiliche e alle stazioni, alla valorizzazione dell’area dei Fori nel quadro del nuovo piano di assetto dell’area archeologica centrale; dal sottovia presso Castel Sant’Angelo agli interventi infrastrutturali di mobilità sino al potenziamento dei sistemi di sicurezza e dei servizi di assistenza sociale; dalla realizzazione e riqualificazione di percorsi pedonali di accesso alla città, all’attivazione di processi di partecipazione nelle periferie; dalla sistemazione dell’Area di Tor Vergata al potenziamento delle attività di pulizia e decoro. Il piano di interventi per il Giubileo, com’è ovvio in questa circostanza, investirà anche le periferie più lontane dal centro e dalle aree più direttamente interessate dai pellegrinaggi. Si attiveranno, difatti, progetti in periferia e processi di partecipazione, il cui intento è coinvolgere gli ultimi e i più lontani. Un modo per testimoniare la speranza di cui il Giubileo è portatore.
Quanto ai diversi capitoli di cui si compone il piano, si prevedono interventi che rafforzino quanto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza consente di fare. L’integrazione tra le opportunità offerte dal PNRR e la progettazione necessaria in vista dell’avvento dell’anno giubilare è infatti fondamentale per attrezzare al meglio la città in vista del 2025.
In questo contesto assume particolare rilevanza l’Investimento M1C3I4.3 “Caput Mundi. Next Generation EU per grandi eventi turistici” incluso nel Piano nazionale di ripresa e resilienza del costo complessivo di 500 mln di euro finalizzato alla riqualificazione e restauro del patrimonio culturale e urbano e dei complessi di alto valore storico-architettonico della città di Roma, alla valorizzazione e restauro di luoghi ed edifici di interesse storico e di percorsi archeologici, alla riqualificazione dei siti ubicati nelle aree periferiche, alla realizzazione di interventi su parchi, giardini storici, ville e fontane, alla digitalizzazione dei servizi culturali e sviluppo di app per i turisti e all’incremento dell’offerta culturale nelle periferie per promuovere l’inclusione sociale.
Il piano. Le infrastrutture della mobilità
Per ciò che riguarda la mobilità, si realizzeranno e potenzieranno le infrastrutture a servizio dei luoghi del Giubileo, a partire dall’area Vaticana. È prevista la realizzazione di tramvie, migliorando l’accesso dei pellegrini alle aree dei grandi eventi. La fruibilità delle grandi stazioni sarà migliorata a partire da una riqualificazione delle loro aree di accesso. Molto importante sarà l’apertura della fermata della metro C presso il Colosseo entro il 2024.
Per ciò che riguarda la viabilità veicolare, invece, si realizzeranno, tra gli altri, un sottovia veicolare a Piazza Pia e il sottopasso pedonale di Piazza Risorgimento, questo ultimo utile anche a migliorare e a potenziare l’accesso ai Musei Vaticani. Per ciò che riguarda le linee delle metropolitane A e B, si attuerà un piano di manutenzione straordinaria. L’Atac rinnoverà massicciamente il proprio parco vetture.
Per quanto attiene alla viabilità dei treni e ai servizi di navigazione, saranno potenziati i collegamenti Termini – Fiumicino e il servizio ferroviario regionale; si procederà all’avanzamento delle attività relative alla chiusura dell’anello ferroviario.
Si potenzierà la mobilità “dolce”, di tipo pedonale o ciclabile, a partire dal GRAB, il grande raccordo anulare delle bici, che consentirà anche una riqualificazione delle aree che attraversa, e la ciclabile Monte Ciocci – San Pietro. Il Giubileo 2025, inoltre, è anche la circostanza per riqualificare o realizzare alcuni percorsi pedonali di accesso alla città (Cammino di San Francesco, Cammino di San Benedetto, Via Francigena), compreso il collegamento alla Rete dei Cammini dei Pellegrini e il completamento del tratto della ciclovia tirrenica tra Roma e Fiumicino.
Il piano. La riqualificazione e la valorizzazione dei luoghi giubilari
Allo scopo di potenziare l’accesso alle aree giubilari, è prevista, tra l’altro, la riqualificazione di alcuni percorsi pedonali (Via di Santo Spirito, Via dei Corridori, Via Ottaviano-San Pietro, attraversamento Via del Banco di Santo Spirito-Ponte Sant’Angelo, Via di Porta Angelica) nonché un piano di valorizzazione della pavimentazione delle strade del centro cittadino e l’attuazione del Piano Sanpietrini in Borgo Pio, Via Crescenzio, Via Cola di Rienzo e altre. Quest’ultimo, in special modo, ha anche l’obiettivo di “ricucire” gli ambiti urbani interessati, rendendo omogenea la pavimentazione tipica della tradizione romana. Via della Conciliazione verrà pedonalizzata, nonché riqualificata con interventi di decoro (pali, segnaletica, illuminazione).
Si attuerà, sempre in questo ambito, la riqualificazione delle aree basilicali, delle aree antistanti le chiese giubilari e di quindici sagrati di chiese di periferia. La riqualificazione toccherà anche alcune stazioni ferroviarie come quella di San Pietro, comprese le zone limitrofe. Le stazioni e le aree circostanti, infatti, costituiscono snodi di avvicinamento al Vaticano, ed è fondamentale che siano confortevoli, pulite e sicure.
Una particolare attenzione sarà, inoltre, dedicata al rifacimento del verde pubblico, attraverso la creazione di parchi di affaccio sul Tevere e la riqualificazione del verde in alcune ville storiche.
La manutenzione stradale riguarderà, inoltre, il sottopasso pedonale di Gregorio VII, il percorso pedonale della Passeggiata del Gelsomino-via della Stazione Vaticana, i Lungotevere, nonché, più in generale, la viabilità principale e municipale della città, compresi i marciapiedi.
Il piano. Il Giubileo dell’accoglienza e della partecipazione.
Ruolo centrale viene assegnato all’accoglienza, alla partecipazione e alle periferie, con un punto di vista rivolto anche verso l’interno dei confini cittadini.
I servizi di accoglienza verranno potenziati per garantire a tutte e a tutti di poter prendere parte agli eventi giubilari. Verrà inoltre allestito un nuovo Ostello della Gioventù, perché un gran numero di pellegrini sarà composto di ragazze e ragazzi, che testimonieranno in massa la speranza giubilare. Verranno potenziati i servizi sociali, perché gli ultimi e i più disagiati possano a loro volta testimoniare la speranza, affinché questa prenda davvero corpo. Inoltre, verso la periferia urbana, dove il disagio e la sofferenza sono più marcati, si svilupperanno progetti e percorsi di partecipazione in ogni municipio della periferia romana, in totale coerenza col messaggio giubilare.
Per ciò che riguarda i Grandi Eventi, è in progetto la sistemazione dell’area di Tor Vergata, un’area che si presta a situazioni di tal tipo, già sperimentate in passato.
Il piano. L’inclusione, la solidarietà.
La capitale è erede dei risultati raggiunti dal Giubileo del 2000 e, successivamente, dal Giubileo straordinario della Misericordia, quando a fronte dei grandi temi religiosi, si sono accostate le grandi questioni sociali, etiche, morali e si è aperto un dibattito di alto contenuto civile sulla condizione umana dei più deboli, degli ultimi e sui problemi che vivono quotidianamente donne, giovani, lavoratori, anziani e famiglie, come hanno mostrato le visite improvvise in tanti di quei luoghi compiute da Papa Francesco nei cosiddetti venerdì della Misericordia.
Il piano. La sicurezza, le tecnologie.
Un evento di tali dimensioni, con una tale partecipazione, necessita di un adeguato piano della sicurezza. Si avrà, per questa ragione, un potenziamento di tutti i sistemi di sicurezza cittadini, a partire da quello di videosorveglianza.