In un’epoca in cui la carta stampata sta scomparendo il museo Wegil di Roma dedica una meritevole mostra al giornale che è stato la quintessenza della carta.
Colorato, graffiante, imprevedibile persino negli usi, da leggere e da riciclare, scomporre, ricomporre. Il Male ha segnato una stagione della politica e della cultura italiana rimanendo il più importante fenomeno di satira del dopoguerra.
Parliamo di solo cinque anni, dal 1978 al 1982, ma sono bastati per farne non soltanto un oggetto di culto ma una pietra miliare della satira che oggi non gode proprio di buona salute. Ora quei cinque anni caldissimi per la storia italiana , che hanno visto il sequestro e l’uccisione di Moro, il terrorismo, il delitto Pecorelli, la Mafia, Andreotti e Sindona, Ambrosoli e la P2 – sono raccontati nella mostra curata da Angelo Pasquini, Mario Canale, Giovanna Caronia e Carlo Zaccagnini, visitabile fino al 6 gennaio nello spazio di Via Ostiense. Epoca straordinaria segnata da eventi terribili che vedono il drammatico imperversare delle Brigate Rosse, con Tognazzi a capo secondo Il Male, il caso Moro che vedono a modo loro e poi il gioco dell’invasione dei marziani, la capacità di scherzare anche sulla cosa più seria che esiste in Italia, il calcio, o ancora quello Stato estinto che è la prima delle prime pagine ‘false’ e altamente significative del giornale che aveva la capacità di rileggere la realtà a modo suo. Non a caso la mostra inizia proprio con le gigantografie dei ‘falsi’, prime pagine dalla grafica modernissima così forti e rivoluzionarie da costargli una numero inaudito di denunce: nessun giornale nel Dopoguerra ne ha mai più avute così tante.
Un mondo parallelo, quello de Il Male, che è stato palestra di tantii: da Vincino ad Agnese, da Jacopo Fo a Cinzia Leone, da Andrea Pazienza a Tanino Liberatore. Disegnatori, scrittori, fumettisti, fotografi, un universo di fantasia esplosiva al servizio della sfrenata libertà di pensiero che faceva del Male l’avanguardia del politicamente scorretto in un momento storico in cui la politica stava perdendo la bussola. La mostra racconta anche i famosi happening , attraverso foto e video e mostra, attraverso una sezione dedicata alla caricatura, tutti i temi su cui si è esercitato l’inchiostro al veleno di questo giornale.
Durante la mostra ci saranno anche appuntamenti di approfondimento da non perdere, come quello del 5 novembre dedicato a La prima Repubblica e la satira con Cirino Pomicino Beppe Attene, Srgio Staino, Filippo Ceccarelli, Elisabetta Fiorito.. Oppure quello del 3 dicembre sempre alle 18 con Dai falsi del Male alle fake news con Franco Berardi, ‘Bifo’, Eugenio Lo Sardo, Adrea Purgatori, Claudio Strinati e Maurizio Torrealta.
Gli anni del Male falsi ma in guerra
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