Grande attenzione rivolta alla sfilata dello stilista Antonio Oliver, tenutasi mercoledì 20 novembre presso il prestigioso Palazzo Cusani a Milano, fonte d’ispirazione l’intramontabile Maria Callas.
La sensibilità dello stilista brasiliano Oliver, in questo caso ha rivolto l’attenzione ai bambini dell’Africa, un progetto che segue ormai da anni e che accresce l’interesse di molti. Un evento, che ha visto la partecipazione di personaggi noti e moltissimi cittadini della capitale della moda e non solo, uniti con lo scopo di sostenere la nobile causa.
Lo stilista è noto per aver fatto molte sfilate di moda in Brasile, Italia e altri paesi, e oggi il suo talento creativo indiscusso è riconosciuto a livello internazionale.
Antonio Oliver vive ormai a Milano da 27 anni e ha vinto vari riconoscimenti internazionali per la moda, inoltre è famoso per gli eventi di beneficenza che organizza.
Lo stilista è inoltre molto attento all’ecologia, avendo dedicato un’intera collezione al tema creando abiti da materiali riciclati, caratterizzandolo come esempio di sostenibilità ambientale.
Antonio Oliver una persona dall’animo sensibile è molto legato alle cause sociali, a cui ha dedicato diversi suoi progetti. All’inizio degli anni novanta ha creato il “Progetto moda”, dove ha aiutato varie istituzioni usando solo il suo talento per raccogliere fondi attraverso la moda a scopi di beneficenza. In Brasile, attraverso il suo lavoro, supporta diverse istituzioni che si occupano in particolare di bambini come Colibri, l’orfanotrofio dei servi di Maria, LARV e Street Boys.
Lo stilista collabora con diverse scuole di moda, come l’Istituto Marangoni, l’Istituto Europeo di Design (IED) – dove insegna, il Politecnico di Milano e altri dove è anche consulente. Antonio Oliver ha sempre cercato di esaltare la bellezza di una donna.
L’Associazione benefica AMAR è un’organizzazione della società civile senza scopo di lucro fondata nel 2000, situata nel Comune di Rio de Janeiro, che sviluppa il suo lavoro con bambini, adolescenti e giovani a rischio sociale e personale. Le sue attività sono ispirate ai principi dello statuto del bambino e dell’Adolescente (ECA) e mirano, attraverso azioni socio-educative e professionalizzanti, al recupero dell’autostima, alla formazione per la vita cittadina e non solo. La missione è promuovere lo sviluppo integrale e l’inclusione sociale dei bambini, adolescenti e giovani meno fortunati ed esclusi socialmente, concentrandosi sul recupero della dignità e sulla formazione del cittadino. Una sfilata che ha affascinato il pubblico per le sue creazioni e il suo animo nobile.
Gabriella Chiarappa