Articolo e intervista a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.
Le opere di pittura e di scultura devono avere un punto di contatto con le persone che le guardano. Quando parli con una persona usi il tuo sapere e il tuo linguaggio: questi sono gli strumenti che ti permettono di dialogare.
Nel momento in cui sviluppi un’opera devi usare gli strumenti che hai, quindi è lecito ispirarsi al proprio entroterra culturale e così facendo porti una citazione…la citazione è lecita se vuoi dialogare con le persone.
“Versatilità e passione come tratti distintivi di un’arte in continua sperimentazione…”
Nell’intimo di ogni essere umano abita quella Verità, quella Presenza, che chiede solo di essere cercata per indicare il sentiero giusto a ciascuno.
Il destino in fondo al cuore di Piera Legnaghi è un invito ad ascoltare se stessi ed a trovare il proprio sentiero.
https://www.pieralegnaghi.com/sculture/
Con questo mio dialogo con lei spero di offrire a tutti un’immagine della poetica di Piera Legnaghi e dei principali fattori che la alimentano: il suo interesse a stabilire connessioni, i ruoli dell’esperienza e dell’equilibrio, la sua critica verso le immagini, la sua idea di scultura in rapporto alla forma e alla rappresentazione, il ruolo delle intuizioni.
Intervista
ILARIA: Tutti i tuoi lavori sono un inno alla creatività, per alcuni eccentrici e paradossali, per me in poche parole: unici. Come riesci a dare una forma alla tua fantasia (che ormai abbiamo capito essere senza freni né limiti) e a creare opere ormai famose in tutto il mondo? Ma soprattutto: li disegni direttamente in Photoshop o prima butti giù qualche schizzo a mano, presa dall’ispirazione?
PIERA: Disegno con matita e carboncini per mettere l’dea su carta e continuo fino a che non trovo la mia forma. Non conosco Photoshop e non mi interessa.
ILARIA: Quando hai capito che la tua arte e passione poteva diventare un business anche online? Avevi pianificato la cosa o è successo in modo inaspettato?
PIERA: Con la creazione del sito sono state pubblicate tante foto dei miei lavori e hanno iniziato a chiedermi informazioni e come poterli avere. Ho capito che il gioiello “a cuore aperto”, preso dalla mia grande scultura “a cuore aperto” al museo Cavalcaselle ,Tomba di Giulietta, era diventato un simbolo d’amore. Per agevolare le persone ho iniziato a vendere pezzi unici, perché sono fatti a mano, firmati e datati. Le persone mi scrivono sulla mia email e personalizzo ogni gioiello o piccola scultura che desiderano. Devono aspettare alcuni giorni e poi per posta arriva l’ordine.
ILARIA: Ogni volta che vedo le tue opere penso che siano il frutto di quello che chiamerei il tuo “approccio connettivo”, perché credo tu sia davvero molto interessata a stabilire più connessioni possibili. Pensi che per conseguire questi risultati il lavoro sulla forma delle tue opere sia in qualche modo determinante?
PIERA: Il lavoro sulla forma è determinante, cerco l’armonia e desidero trasmetterla. Per me l’arte non è la descrizione del quotidiano ma una ricerca continua del trascendente, della bellezza come portatrice di armonia. Ne abbiamo tanto bisogno.
ILARIA: Ad essere rilevante nella tua riflessione è anche il ruolo dell’equilibrio, piuttosto che in termini di coerenza soprattutto in quelli di un particolare modo di esistere. Quando sei in equilibrio, vedi anche l’opportunità di estendere in qualche modo un’esperienza attraverso l’elaborazione di un’opera. Giusto?
PIERA: L’equilibrio è la ricerca del vivere in maniera coerente con i miei linguaggi e sentimenti. La forma che si configura nel vivere quotidiano ha questi contenuti dettati da un sentimento di amore universale.
ILARIA: In ogni tuo lavoro artistico c’è sempre qualcosa di straordinariamente impensato ed affascinante, cosa ti ispira? Qual è l’elemento scatenante che ti conduce a mettere in vita una nuova ‘creatura’?
PIERA: Un bisogno, una necessità interiore che mi trovo dentro e che devo assolutamente esprimere altrimenti sto male.
ILARIA: La tua è un’arte sempre in crescita, destinata a lasciare grandi segni nel presente contemporaneo. Ci parli del tuo viaggio quotidiano nell’arte?
PIERA: Un percorso spirituale è sempre in profondità e va oltre il reale, catturando simboli che appartengono all’umanità. È una vocazione e una responsabilità trasmettere archetipi che ci appartengono attraverso forme d’arte.
ILARIA: Dato che l’arte è la compagna da sempre della tua vita, riesci a dirmi cos’è per te la pittura e quale genere preferisci realizzare? Quali materiali sono per te più avvincenti?
PIERA: Amo anche fare pittura, ho lavorato con i colori ad olio, acrilici ,acquerelli, con tutto ciò trovo e che cerco per trasmettere quello che sento. Ma prediligo la forma, la scultura sia in dimensione minime – vibrazioni positive da indossare – sia in grandi dimensioni collegate al territorio o alla natura e all’architettura. Ingrandire una scultura non ha senso, bisogna trovare la relazione con l’ambiente: allora c’è armonia. Amo il ferro, l’acciaio e l’alluminio che posso lavorare con le mani e che diventano uno strumento sensibile.
ILARIA: Una citazione che ti sta a cuore?
PIERA: “L’amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo. L’amore può condurci all’inferno o in paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo. È necessario accettarlo, perché esso è ciò che alimenta la nostra esistenza. Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell’albero della vita carichi di frutti: non avremo il coraggio di tendere la mano e coglierli. È necessario ricercare l’amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perché, nel momento in cui partiamo in cerca dell’amore, anche l’amore muove per venirci incontro. E ci salva” di Paolo Coelho.
ILARIA: Vedere cuori ovunque, cosa può significare, a tuo avviso?
PIERA: Nelle varie ricerche che un essere umano è portato a compiere nella vita per la riscoperta del suo Sé e per la ricongiunzione del suo essere all’amore universale, spesso non riesce a soddisfare le sue curiosità o non riesce a comprendere il significato delle risposte che “casualmente” gli vengono poste davanti.
Il cuore è il simbolo per eccellenza dell’amore, il suo significato è legato all’amore, al risveglio della coscienza che giace in noi e che vuol esser riscoperta grazie alla potenza suprema dell’amore incondizionato. Quando iniziamo a vedere ripetutamente il simbolo del cuore, vuol dire che siamo circondati dall’amore universale e che gli Angeli o le nostre guide spirituali dei mondi superiori desiderano mettersi in contatto con noi. Sono lì, ripetutamente nelle loro manifestazioni di amore per noi, per aiutarci, per farci capire che non siamo mai soli. Vogliono offrirci il loro sostegno, ed è il loro modo di comunicare con noi.