Il 5 novembre la terza Lezione di Musica alla Filarmonica. Giovanni Bietti con il Quartetto Leonardo

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Terza Lezione di musica dal vivo, domenica 5 novembre in Sala Casella (ore 17.30, via Flaminia 118) per l’Accademia Filarmonica Romana con la media partnership di Rai Radio3 che registra e successivamente manda in onda gli incontri. Nelle lezioni di questa nuova edizione, con la collaborazione di quattro formazioni quartettistiche italiane, Giovanni Bietti, storica voce della fortunata trasmissione radiofonica Lezioni di musica, guida il pubblico alla scoperta della scrittura per quartetto d’archi, e più precisamente al rapporto tra la classica letteratura quartettistica viennese di fine Settecento-inizio Ottocento e la musica dei grandi compositori che affrontano questo fondamentale genere cameristico all’inizio del Novecento, con interessanti abbinamenti musicali, un dialogo tra epoche, stili e aree geografiche lontane.

Domenica 5 novembre sarà ospite il Quartetto Leonardo (Sara Pastine e Fausto Cigarini violini, Salvatore Emanuel Borrelli viola, Lorenzo Cosi violoncello) giovane formazione nata nel 2019 e già vincitrice nel 2021 del XXXX Premio “F. Abbiati” con l’assegnazione del Premio “Piero Farulli” nella categoria di musica da camera. L’accostamento è basato sull’eleganza e la leggerezza, in un confronto fra la scrittura quartettistica di Franz Joseph Haydn e Maurice Ravel. I sei Quartetti op. 33 (1781) di Haydn furono considerati al loro apparire come un punto di svolta nella storia del genere, per la perfezione della scrittura quartettistica ma soprattutto per il fatto che forse mai, in precedenza, la musica strumentale era stata altrettanto “eloquente”, si era tanto avvicinata alle caratteristiche del linguaggio parlato (nel Quartetto op. 33 n. 2 “Lo Scherzo” che si ascolterà nella lezione, Haydn riesce perfino a scherzare con l’ascoltatore e a raccontargli una sorta di straordinaria “barzelletta” attraverso i suoni!). Ravel era un ammiratore della musica di Haydn, lucida e razionale; e sono proprio queste le caratteristiche che risaltano nell’unico Quartetto che il musicista francese ci ha lasciato, composto nel 1903.