Mercoledì 18 dicembre 2019, dalle ore 18.00, la Scuola Regina Margherita di Roma ospiterà la giornata conclusiva della seconda edizione de “Il Cinema in Tasca”, progetto-laboratorio fortemente voluto dalla dirigente Pasqualina Mirarchi, grazie al prezioso lavoro della professoressa Cinzia Russo, realizzato in collaborazione con Associazione Offf e finanziato dal Miur e dal Mibact. Un’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole medie, per un uso consapevole e creativo dello smartphone attraverso la creazione di brevi video, con il coordinamento artistico del regista Andrea Jublin.
Se la prima edizione del 2018 ha visto l’appassionato coinvolgimento degli studenti della prima media, in questa seconda edizione partita a settembre 2019, i corsi sono stati addirittura raddoppiati.
Il laboratorio dello scorso anno è proseguito nell’attuale edizione che volge al termine e che sarà suggellata dalla premiazione di rito il prossimo 18 dicembre 2019, a cui parteciperà, tra gli altri, la sceneggiatrice Federica Pontremoli. Coinvolta una nuova classe di “principianti” di prima media cui sono stati fatti vedere alcuni grandi classici come E.T. e Stand by me, e ai quali è stato chiesto di pensare, scrivere, girare, recitare e montare filmati, utilizzando lo smartphone. Il piano di lavoro ha avuto diverse fasi di realizzazione attraverso un percorso formativo composto dai seguenti moduli: GUARDARE, analisi di grandi film a confronto; RACCONTARE, da dove nasce una storia, come si sviluppa e in che modo finisce; RECITARE, GIRARE e MONTARE, i diversi mestieri del cinema.
Ancor più attivo il coinvolgimento dei piccoli cineasti, appena dodicenni, ma già al secondo anno di laboratorio, impegnati nell’ideazione e realizzazione di due cortometraggi; una pratica che li ha visti cimentarsi addirittura con la macchina da presa, in una vera esperienza di troupe, in cui hanno potuto scrivere il copione, recitare, alternarsi al ciak, al suono, al controllo delle luci, fino ad assistere il regista e coordinatore Andrea Jublin, insieme all’operatore e montatore Pietro Ciavattini, curando anche scenografia e costumi.
Tutti i lavori montati in successione, verranno proiettati in una performance collettiva fruibile sullo schermo del cinema della scuola. L’iniziativa, non a caso, ha trovato casa nell’istituto scolastico di Trastevere, poiché l’edificio, prima scuola pubblica dell’Unità d’Italia, agli inizi del ‘900 è stato anche il primo ad avere una sala di cinema interna da poco ristrutturata. Grazie alla sensibilità ed alla volontà della dirigente Pasqualina Mirarchi e al coordinamento progettuale della prof. Cinzia Russo, la scuola ha tra i tanti fiori all’occhiello, quello di aver proposto una didattica aumentata legata all’arte, e in particolare al Cinema con laboratori specifici che caratterizzano il Piano dell’Offerta Formativa della scuola e vanno oltre il progetto svolto. L’idea del Cinema in Tasca, è nata da una semplice riflessione. L’utilizzo dello smartphone “a fini didattici” è sdoganato purché opportunamente guidato, ma l’uso che i ragazzi ne fanno in privato
rimane escluso dagli obiettivi educativi scolastici e spesso sottovalutato dall’educazione familiare. Eppure, l’età della scuola media è quella dove più frequente è l’insorgenza del bullismo, che da fisico diventa spesso digitale. Ma è anche l’età in cui si forma la consapevolezza della propria immagine, in cui si anticipa l’ingresso nel mondo dei social, in cui ci si avvicina a una narrazione della quotidianità non solo soggettiva, ma anche legata alla società e agli eventi.
Biografia – Andrea Jublin
Regista, attore e sceneggiatore, Andrea Jublin è diplomato alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova. In seguito, ha studiato al corso di sceneggiatura Rai, a Roma. Da diversi anni insegna Narrazione Cinematografica alla Scuola Holden di Torino. E’ consulente alla comunicazione per l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. E’ un grande conoscitore dei ragazzi e ha da sempre lavorato con loro. Prova ne è che i suoi lavori – che hanno per argomento principale i preadolescenti, gli adolescenti e la scuola – hanno vinto numerosi premi nazionali e internazionali. Tra questi la candidatura agli Oscar nel 2008 con il cortometraggio “Il Supplente” e quella al David di Donatello nel 2015 con il lungometraggio “Banana”, entrambi ambientati a scuola.
Associazione OFFF
Nasce nel 2018 sulla scia di Tumaranké, documentario realizzato con il contributo di Europa Creativa, interamente girato con smartphone da minori stranieri non accompagnati. Narrazione e tecnologia sono al centro delle attività di OFFF che cerca di leggere il mondo che sarà senza filtri, di raccontare il futuro con la voce e lo sguardo di chi contribuirà a costruirlo. L’immagine come punto di partenza e di arrivo di ogni progetto, come strumento per ampliare l’orizzonte e dialogare con linguaggi diversi sempre in cerca di un punto di condivisione. OFFF nasce da un’idea di Natasa Avlijas, Simona Coppini, Lavinia Koch e Camilla Paternò. Quattro donne con passati diversi, presenti mutevoli e la stessa visione del futuro: imprevedibile, veloce e vicinissimo. Perché 3 F? Off con due F in inglese ha significati molto diversi. Se da una parte ci siamo ispirate alla tradizione d’avanguardia teatrale che realizzava spettacoli in circuiti alternativi, al di fuori dei canonici sistemi produttivi, dall’altra ci agganciamo all’idea di cambiare posizione, di muoverci verso qualcosa, di decollare. La terza F è una sfida giocosa a guardare ancora oltre.