Grande successo per il coro romano che, con orgoglio, ha rappresentato l’Italia nell’ambito del prestigioso festival ungherese, dedicato alla valorizzazione della coralità di tutto il mondo.
Dal 16 al 21 agosto scorsi, il coro Musicanova è volato in Ungheria per prendere parte, come unico rappresentante italiano, alla quattordicesima edizione del Cantemus International Choral Festival. Nel corso della settimana, la città di Nyíregyháza – sede principale della kermesse – e molte delle pittoresche cittadine limitrofe hanno risuonato delle appassionate voci di cantori provenienti da tutto il mondo: Usa, Spagna, Macedonia, Grecia, Turchia, Estonia, Ungheria. I migliori rappresentanti corali di ciascuna nazione si sono esibiti nelle più disparate location: sinagoghe, chiese, piazze affollate e finanche gremiti palazzetti dello sport. I cori invitati hanno avuto modo di intrattenere il pubblico locale, sempre più coinvolto e appassionato con il passare dei giorni, portando in dono esibizioni superbe, frutto dello studio di repertori di altissimo livello.
Il coro Musicanova di Roma, diretto dal Maestro Fabrizio Barchi, ha dimostrato di essere all’altezza dei migliori contesti corali internazionali. In un ambiente musicale così stimolante, gli ingredienti principali del successo sono stati la voglia di mettersi in gioco e l’emozione nel tornare di nuovo a vivere occasioni di ritrovo e confronto così prestigiose. Ogni cantore ha profuso il meglio delle proprie capacità senza alcuno spirito di competizione con gli altri gruppi, ma in nome di una condivisa passione per la musica e del desiderio di dare il meglio di sé.
Nel corso di ogni giornata, al mattino il Musicanova prendeva parte con tutti gli altri gruppi a delle masterclass, tenute da autorevoli direttori come Gary Graden e Soma Szabó, in un clima di allegria e amicizia il cui dolce aroma ha accompagnato tutti i momenti di condivisione del festival. Nel pomeriggio, invece, ci si radunava per preparare i concerti serali: la determinazione e la voglia di dare il massimo era palpabile sin dai primi vocalizzi e questo, insieme a un incredibile affiatamento tra i cantori, ha portato a risultati eccellenti.
Dal primo concerto del 16 agosto nella sinagoga di Nyíregyháza alle esibizioni avvenute nelle località di Tiszadada (17 agosto) e Nyírbogát (19 agosto), tutte contraddistinte dalla scelta di un repertorio sacro, senza dimenticare la serata di musica popolare nella piazza principale di Nyíregyháza (18 agosto), il gruppo polifonico romano ha raggiunto notevoli picchi di qualità nella vocalità e nella resa interpretativa dei brani eseguiti. Non a caso, numerosi sono stati gli apprezzamenti e i riconoscimenti rivolti al coro e al direttore da pubblico e critica.
Il concerto di gala nella Continental Arena di Nyíregyháza ha coronato l’esperienza con le ultime, vibranti emozioni. Tutti i cori si sono esibiti eseguendo i brani studiati insieme durante le masterclass: gli interventi “pluricorali” hanno aperto e chiuso la serata, in cui il pubblico ha avuto modo di ammirare e ascoltare la coloratissima e sconfinata schiera di più di 300 cantori, diversi tra loro per cultura, esperienza, età e nazionalità, ma uniti dall’amore per la coralità. Inoltre, ogni gruppo ha potuto condividere con la platea composizioni appartenenti alle tradizioni musicali dei rispettivi paesi di provenienza, in un clima di piacevole confronto interculturale.
Al termine del festival, il dispiacere per la fine di un’esperienza così intensa ha presto lasciato il posto, nel cuore di tutti, alla consapevolezza di aver vissuto una settimana di grande crescita, sia umana che musicale, insieme ad un ricco bagaglio di ricordi e di emozioni che difficilmente si perderanno nel tempo.