Ieri mattina è stato presentato a Piazza di Santa Maria Liberatrice, nel quartiere Testaccio a Roma, il nuovo filtro “BBetter”, tecnologia cutting-edge in grado di individuare e appiattire i difetti del volto di qualsiasi persona.
Diversi passanti, attratti dalla presenza di un totem interattivo, hanno avuto l’occasione di sperimentare per la prima volta questo nuovo “filtro” di ultima generazione.
Dopo essersi messi in posa hanno atteso la stampa della loro foto modificata, spinti dalla curiosità di poter provare gli effetti di questa nuova tecnologia.
Il risultato finale è stato atteso con trepidazione, fino al momento della rivelazione: nella polaroid, infatti, era ritratta la loro immagine al naturale, senza alcuna modifica.
A svolgere questa operazione di sensibilizzazione sono stati cinque studenti di Design dello IED di Roma per portare attenzione sul tema della Body positivity.
“Pensiamo che la società e i social media ci stiano imponendo dei canoni estetici sempre più inarrivabili e abbiamo voluto ricordare alle persone che sono già la versione migliore di loro stesse”.
Questa operazione, simbolo di una campagna più ampia, è volta allo scopo di avviare un dibattito pubblico riguardo insicurezze sull’aspetto fisico, sempre più diffuse nell’era digitale. Gli effetti psicologici derivanti dall’uso dei social sono ancora estremamente sottovalutati.
Il tema risulta ancora più attuale per i nativi digitali, che sono ormai coinvolti da una vera propria ossessione per l’apparenza.
“Abbiamo tutti bisogno di ricordarci che siamo esseri reali e che la nostra immagine online non definisce chi siamo. Vogliamo aiutare i ragazzi e non solo, a liberarsi dall’ansia di dover sembrare diverse”.