Presentando la Collezione Shape Elena Savini parla della sua nuova collezione ricordando la sua esposizione al Pitti Immagine 2019, “da Firenze con amore”, una sorta di ricerca di un momento di stupore, una città – a gennaio Firenze Pitti Immagine the boxe – che non è stato un punto di arrivo ma di partenza e si esprime attraverso i suoi “oggetti” che approdano a location prestigiose, nella sua Puglia, accomunando le diverse declinazioni della sua creatività, l’abbinamento del fascino della materia con il processo produttivo.
Una stagione estiva scintillante, densa, piena di appuntamenti importanti, dove la stilista percorre la sua terra, “I Tesori della Puglia” trasformando fiori e frutta in monili bellissimi che danno allegria, le ciliegie e le olive sono la sua ispirazione, danzanti in immaginifiche incursioni, abbinando gioielleria e design, per una esposizione in un palazzo storico ad Ostuni, la presentazione della collezione prêt a porter nel negozio Macadam 120 di Bari che espone Savini Jewels da sempre oltre a due location espositive su Monopoli e Ostuni e l’istallazione di un corner espositivo al “Grande Albergo Delle Nazioni di Bari” 5 Stelle.
La giovanissima e talentuosa stilista porta per mano lo spettatore che osserva le sue bellissime creazioni, cuori, animali, l’octopus, fiori, rose di primavera, olive pugliesi, le ciliegie, coinvolgendolo emotivamente, e portandolo fuori dalla dimensione contemplativa – statica del passato – per godere di una sorta di incantamento emotivo, un teorema poliedrico che ricorre alla ceramica come materiale d’elezione, al colore come strumento poetico, alla forma come concetto chiaro, abbinati alle pietre preziose, l’oro, l’argento, e sullo sfondo la sua terra, la Puglia, un territorio pieno di suggestione, sospeso tra arte e design, tradizione e innovazione.
Ma nei sogni di Elena Savini c’è anche il suo mare, infatti la sua produzione, che chiama Lusso Mediterraneo, vuol essere un omaggio a quel mare che unisce e divide i popoli, che è viaggio e scoperta, ma anche del materiale che usa per i suoi gioielli con metafora dell’esistenza con le sue tempeste e bonacce, le secche e gli abissi. Allude anche all’atto del vogare, dell’avanzare tra le onde a colpi di remi, compiendo uno sforzo individuale che è nullo se non è ben sincronizzato con i movimenti degli altri: un invito dunque, ad abbandonare l’individualismo di massa e a procedere uniti sul cammino della solidarietà e della fratellanza.
Elena Savini è felice del suo lavoro, da Firenze alla sua Bari, vagando nelle stanze senza tempo affacciate sul mare del Grand Hotel delle Nazioni, ispirate al futurismo di Marinetti, dove espone le sue creazioni fantastiche, storytelling ed esperienza sono gli attributi indispensabili per raccontare al turista la storia della sua produzione creativa.
Le modelle: Serena Palmisano e Ilenia D’Amato
Crediti ph Fonte Silvia Meo
Press: Cristina Vannuzzi