Il Partito non si occupa di nomine magistrati né si dedica a organizzare maggioranze nel Csm.
Di fronte all’indagine relativa al Csm, data la delicatezza del tema, ritengo che occorrano la massima franchezza e precisione di giudizio.
Se emergeranno rilievi penali, mi atterrò sempre al principio garantista e di civiltà giuridica secondo il quale prevale la presunzione di innocenza fino alle sentenze definitive. L’oggetto delle indagini non sono le frequentazioni ma il loro merito. Attendiamo per questo che si faccia piena luce. Agli esponenti politici del Pd protagonisti di quanto è emerso non viene contestato alcun reato. Per questo, ogni processo sommario celebrato sulla base di spezzoni di intercettazioni va respinto.
Ma il Pd non ha mai dato mandato a nessuno di occuparsi degli assetti degli uffici giudiziari.
Dal punto di vista dell’opportunità politica il partito che ho in mente non si occupa di nomine di magistrati.
La politica valuta, interloquisce, si confronta, esprime opinioni ma non dà consigli o né si dedica ad organizzare maggioranze nell’organo di autogoverno della Magistratura.