Lo Spazio Veneziano, atelier romano dell’artista Corrado Veneziano, ospita Corrado Veneziano, una personale (visibile soltanto online a causa delle misure emergenziali per Coronavirus) che vuole essere un messaggio di speranza, espresso tramite la bellezza dell’ulivo, albero coriaceo e millenario, simbolo di pace e prosperità. La mostra sarà virtualmente visitabile tutti i giorni, 24 ore su 24, dal 9 aprile al 9 maggio sul sito www.corradoveneziano.it.
ROMA. Corrado Veneziano inaugura nel suo spazio espositivo di Roma (Spazio Veneziano, via Reno 18a, quartiere Coppedé) la sua mostra dedicata ai Codici a barre e ai simboli visivi più legati al concetto di rinascita, così centrale nel momento che stiamo attraversando. La mostra, a cura del critico Niccolò Lucarelli, è incentrata su tele istoriate con incipit di testi letterari poetici, storici e filosofici, dedicati all’ulivo in quanto albero e simbolo, inseriti nella serie pittorica dei codici ISBN, cifra ormai storica dell’artista, già presentata in Gallerie e Musei statali europei e internazionali. Elemento augurale già nelle pagine del diluvio dell’Antico Testamento, celebrato anche in testi ebraici e musulmani, e di molte altre culture, l’ulivo viene ripreso in parallelo da autori classici come Tucidide e Ovidio, che lo interpretano come segno insostituibile di avvio della civiltà mediterranea. E i quadri di Veneziano – sempre – tra codici, che si fanno di volta in volta cancelli, graffi, linee infantili e parallele – immortalano l’argento e il verde, il giallo, il verde e l’oro, il candore e la potenza tipici di un albero ancora oggi così fortemente amato.
Come nota il curatore, “Veneziano coglie la civiltà mediterranea (ma non solo questa) in quel momento di grandezza spirituale che è la comunione con la natura, con i suoi aspetti religiosi ma anche e soprattutto civili; in quei rametti carichi di frutti, ma soprattutto nella maestosità di un tronco secolare, l’artista rievoca, per via di metafora, la forza di un’umanità che ha sempre saputo risorgere dalle avversità, a cominciare dalle tante epidemie del passato. E come l’ulivo che ha scavato la roccia, si è adattato a terreni aridi, ha sopportata la siccità, ma è sempre riuscito a fruttificare potendo contare su ogni più piccola foglia e nervatura del tronco, anche l’umanità è risorta facendo appello alle sue risorse spirituali; a questo proposito, Veneziano cita testimonianze di civiltà diverse, eppure unite da un comune sentire. Per questo l’ulivo è un simbolo di pace e fratellanza. In un momento difficile come questo, con l’emergenza da Coronavirus al suo apice, l’arte non si esime dal portare un messaggio di conforto all’umanità. Anche Corrado Veneziano ha voluto far sentire la sua voce”.
Iridescente Ulivo avrà una sua virtuale inaugurazione giovedì 9 aprile, alle 18 e 30, alla presenza dell’artista, il quale – con la speranza di poter replicare “dal vivo” questa conviviale esperienza – brinderà con i suoi virtuali visitatori. Augurandosi di poter aprire al pubblico prima del 9 maggio, l’ulteriore auspicio è che l’esposizione alimenti questa catena simbolica e immateriale, astratta ed eterea che (ogni artista vi confida appieno) rende più tollerabile il sacrificio di socialità che stiamo tutti patendo, nell’attesa di questa necessaria rinascita. Intanto, fino al 9 maggio, il sito (www.corradoveneziano.it) e la pagina Facebook Spazio Veneziano ospiteranno le immagini della mostra, e ogni giorno, alle 18 e 45, l’attrice Paola Ricci leggerà stralci delle opere evocate dai dipinti.