Alla presenza dei Ministri Urso e Pichetto, del Presidente della Regione Sicilia Schifani, si è riunito oggi il Tavolo con le parti sociali, sulla crisi Isab-Lukoil. Come è noto a causa delle sanzioni contro la Russia e del blocco delle importazioni del greggio russo, la raffineria di Priolo (SR) dal 5 dicembre p.v. non potrà più importare e quindi raffinare il petrolio russo. Non è possibile nemmeno l’acquisto del greggio da altri fornitori, in quanto essendo controllata da società riconducibili al capitale russo, pur essendo Isab-Lukoil azienda italiana, non ha potuto ricevere coperture finanziarie dal sistema creditizio italiano.
Il Ministro Urso, pur avendo ipotizzato nei giorni scorsi la garanzia SACE proprio a copertura delle operazioni per l’acquisto del greggio da parte della raffineria di Priolo, oggi ha dichiarato che Isab-Lukoil non è sottoposta a regime sanzionatorio, ciò nonostante ha dichiarato che per il sistema bancario non ci sono ancora le condizioni per garantire gli acquisti del greggio necessario per continuare a produrre nella raffineria.
Il vice segretario Generale dell’UGL Luigi Ulgiati e il segretario nazionale UGL Chimici Eliseo Fiorin hanno dichiarato: “Il sistema creditizio italiano ha beneficiato di garanzie e sostegno da parte dello Stato, oggi non riesce ad assumersi la responsabilità e i rischi tra l’altro coperti da garanzie SACE. In alternativa occorrerebbe una richiesta di deroga temporanea da parte dell’Italia alla UE per le importazioni del petrolio Russo che arriva via nave, oppure l’acquisizione di quote Isab-Lukoil da parte dello Stato italiano”.
“Inoltre – continuano i due sindacalisti UGL – non va trascurato il tema dei mancati investimenti nel petrolchimico di Priolo, che hanno causato ulteriori danni al sistema economico ed industriale. Ricordiamo che nel petrolchimico lavorano oltre 10.000 persone tra diretti e indiretti, uno dei più importanti d’Europa”.
Infine, Ulgiati e Fiorin hanno richiesto di fare in fretta e di attivare un Tavolo permanente presso il Ministero; altresì, hanno dichiarato che: “Occorre una politica strategica industriale che ormai manca da troppi anni nel nostro Paese, proprio per evitare il ripetersi di crisi annunciate come questa”.