Nonostante la storica sentenza 120/2018 emessa dalla Corte Costituzionale, che ha autorizzato la costituzione dei sindacati tra i militari come avviene normalmente in tutti i paesi europei, siamo ancora in attesa di una legge che disciplini le organizzazioni sindacali “operative”, così come riconosciute dal Ministero della Difesa. Chiediamo risposte celeri”. E’ quanto si apprende da una nota diffusa, a mezzo stampa, dal sindacato “Itamil Esercito”, nella mattinata di lunedì 3 maggio 2021.
“Il 28 aprile scorso, la funzione pubblica ha coinvolto tutte le organizzazioni sindacali della Polizia e la rappresentanza militare per discutere del contratto, escludendo, a nostro parere e con molta probabilità le organizzazioni sindacali delle Forze Armate, con il pretesto della mancata legge sul sindacato da parte del parlamento – si legge nel testo -. A ciò si aggiunge una sistematica indifferenza nei confronti delle nostre legittime istanze di chiarimento. L’indifferenza rispetto ai sindacati militari riconosciuti dal Governo, offende la nostra organizzazione sindacale, ma soprattutto l’articolo 39 della Costituzione.
Per porre fine a questa triste condizione d’emarginazione, che sfocia a tratti anche nell’esclusione, abbiamo deciso di lottare nel rispetto delle regole col fine di ridare dignità al nostro ruolo di parte sociale. Il 75% degli iscritti al nostro sindacato, in occasione del voto online del 27 e 28 marzo 2021, si è espresso a favore dell’organizzazione di una grande manifestazione su Roma per rivendicare il nostro ruolo, ma soprattutto la nostra dignità. Pur avendo cercato reiteratamente un confronto sincero e collaborativo – continua la nota – con l’amministrazione attraverso il dialogo (inviando il nostro annuario sulle condizioni e le aspettative generali dei militari), non abbiamo ricevuto alcun riscontro formale.
Pertanto, abbiamo inviato una lettera al Presidente della Repubblica, del Governo, del Senato, della Camera, al Ministro della Difesa, della funzione pubblica, della Commissione Difesa alla Camera e del Senato, a tutti i leader politici della Lega, del Partito Democratico, di Fratelli d’Italia, del Movimento Cinque stelle, di Forza Italia, di Azione e di Italia Viva. Nell’attesa che qualcuno ci renda partecipi delle sue attenzioni, annunciamo ufficialmente la manifestazione su Roma dal titolo: Marcia con il Tricolore in difesa della Costituzione, il testamento lasciato da oltre centomila italiani morti per donarci la libertà”
La manifestazione si terrà a Roma giovedì 11 novembre 2021, dalle ore 09:30 alle 12:30: “Porteremo con noi striscioni, bandiere, fischietti, tamburi e locandine per cantare tutti insieme l’inno nazionale e dare lettura in piazza della sentenza 120/2018 ed alcuni articoli della costituzione italiana – spiega ITAMIL Esercito -. All’evento, organizzato con l’associazione culturale ‘Italia s’è desta’, parteciperanno importanti costituzionalisti, giuristi, il nostro team legal (che raggruppa circa 23 studi legali in tutto il paese), una troupe televisiva, giornalisti, medici, infermieri. Ovviamente, il tutto avverrà nel rispetto delle regole. Non stiamo scioperando e non stiamo trattando materie di servizio. Prenderemo tutti un giorno di ferie ed effettueremo tutte le autorizzazioni previste per la manifestazione dagli enti locali e dagli organi preposti alla sicurezza. Siamo sicuri di agire nel pieno rispetto delle regole e, pertanto, provvederemo a tutelarci nelle sedi opportune, qualora dovessero frapporsi ostacoli di qualsiasi genere. Siamo, altresì, disponibili per qualsiasi audizione in commissione difesa oppure con i singoli gruppi parlamentari, l’amministrazione ed il vertice politico della Difesa per spiegare la nostra condizione di malessere e rivendicare il nostro ruolo di parte sociale”.