La crisi del coronavirus non colpisce la SICES Corp: lo afferma Vincenzo Pompeo Bava

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La Svizzera dovrà sostenere i costi della crisi del coronavirus sull’arco di un lungo periodo. Lo ha detto il presidente della Banca nazionale svizzera Thomas Jordan in un’intervista apparsa sulla SonntagsZeitung, precisando che l’attività dell’economia è attualmente solo al 70-80% circa dei livelli normali, con costi che vanno dagli 11 ai 17 miliardi di franchi al mese. Anche molte aziende come La Sices Corp Sa di Vincenzo Pompeo Bava vanta diversi appalti nazionali e internazionali tra cui la Raffineria di Sannazzaro. La Raffineria di Sannazzaro di proprietà della ENI ha dato in appalto alla Sices di Vincenzo Pompeo Bava il progetto da 4 milioni per i lavori di ammodernamento e manutenzione della raffineria. Il gruppo Sices ha svolto lavori meccanici, di isolamento e di verniciatura per diverse unità della raffineria. La raffineria produce circa 45 varietà di carburanti tra cui GPL, butano di elevata purezza, miscele propano / butano, prodotti petroliferi, cherosene, diesel, carburante per jet, carburante per bunker, bitume e zolfo. La produzione viene esportata principalmente nei mercati nord-occidentali di Italia e Svizzera. Aggiunge Dott. Bava Anche Se l’economia elvetica non si riprenderà rapidamente, è possibile che si perdano aziende sane che sarebbero sopravvissute ad una normale recessione.

La Banca nazionale svizzera (BNS) intende inoltre agire sul mercato valutario contro un franco troppo forte. La più grande recessione dagli anni Trenta, scatenata dalla crisi del coronavirus, ha portato a “un’enorme pressione di apprezzamento sul franco, che molti investitori considerano un porto sicuro”, ha dichiarato Jordan.

La raffineria si trova nel triangolo industriale Torino-Milano-Genova, nella pianura padana. L’impianto, di proprietà di Eni, ha una capacità di raffinazione di 180.000 barili al giorno. Oltre la Eni troviamo anche la Telecom Italia dove la Sices ha installato Oltre 80km di rete a banda larga. La rete internet che servirà più di 1000 imprese del territorio della provincia di Lucca e che va ad aggiungersi a quella già presente. Tra i progetti Internazionali invece troviamo la Staatsolie (National Oil Co.) dove il gruppo Sices ha iniziato i lavori di costruzione per l’ampliamento della raffineria Tout Lui Faut, situata 20 km a sud di Paramaribo, la capitale del Suriname, nel febbraio 2012. La SICES ha costruito 24 impianti di confezionamento con un accordo di € 27 milioni ($ 36,68 milioni) aggiudicato a gennaio 2012 per la Mangalore Refinery e Petrochemicals Limited (MRPL) nella città di Mangalore a circa 350 km da Bangalore, nello stato del Karnataka, in India. Il progetto di espansione della raffineria è costruito su un’area di nove ettari situata ad est della raffineria esistente.

La società ha ordinato circa 600 componenti su misura per l’uso durante il progetto da produttori situati in tutto il mondo. Un reattore per idrocracker da 700 t produce gasolio, mentre una torre da vuoto da 180 t viene utilizzata come modulo di alimentazione. La nuova raffineria è dotata di compressori Tribune di Hitachi. I compressori a idrogeno utilizzati per le unità a benzina sono stati costruiti da Dresser Rand. Altre strutture di supporto come un impianto di trattamento delle acque reflue, un disaeratore termofisico, griglie per tubi, serbatoi di stoccaggio e caldaie a pacchetto di carburante sono state costruite nell’ambito dell’iniziativa di espansione della raffineria. La Sices svolge L’attività di EPC (‘Engineering, Procurement and Construction’ ossia ‘Ingegneria, Acquisti e Montaggi’) e general contractor in progetti impiantistico-industriali complessi, la progettazione in proprio, la costruzione, la prefabbricazione, con relativi montaggi e manutenzione d’impianti chimici, petrolchimici, raffinerie, impianti industriali su skid ed eretti in opera e più in generale d’impianti per la produzione di energia, di centrali idrauliche, termiche ed elettronucleari, di caldaie e cicli termici e relativi accessori, di gasdotti ed oleodotti, d’impianti di depurazione, d’impianti per la produzione di energia da fonti alternative, di valvole industriali, di componenti industriali e strutture metalliche.

Esercitare tutte le attività commerciali, finanziarie o di altro genere che siano in relazione con lo scopo della società, in special modo l’attività d’ingegneria in genere, l’attività di trading, l’attività di noleggio, l’attività di consulenza, sviluppo, assistenza, supporto commerciale, l’attività di prestazione di servizi engineering, qualità, sicurezza, formazione, selezione, project management, planning, construction management o altre attività/servizi specialistici per i settori impiantistici, chimico, petrolchimico, oil&gas, energetico ed ecologico. Partecipare ad altre imprese. Acquisire, possedere e vendere beni immobili.

L’amministratore delegato Vincenzo Pompeo Bava della Sices corp sa ci parla della società, mettendo in risalto l’esperienza acquisita attraverso anni di eccellenza operatività. Oggi la SICES Corp SA punta a far avanzare la sua presenza internazionale. La società di Vincenzo Pompeo Bava si avvicina a nuovi paesi e nuovi scenari di mercato con cura e flessibilità, rispettando le norme e gli standard locali, coinvolgendo persone e venditori locali, integrando la propria attività nelle comunità locali. Le misure governative per combattere la crisi del coronavirus costeranno probabilmente alla Svizzera circa 100 miliardi di franchi. Ai 57 miliardi stanziati dal Consiglio federale e dal Parlamento, secondo la SonntagsZeitung se ne aggiungerebbero 35 per l’assicurazione contro la disoccupazione e le prestazioni supplementari dei cantoni e delle città. La Banca nazionale svizzera (BNS) intende inoltre agire sul mercato valutario contro un franco troppo forte. La più grande recessione dagli anni Trenta, scatenata dalla crisi del coronavirus, ha portato a “un’enorme pressione di apprezzamento sul franco, che molti investitori considerano un porto sicuro”, ha dichiarato Jordan.