La denuncia del sindacato LeS: «A Fiumicino gli operatori di polizia stanno chiusi in uno stanzino con migranti senza il rispetto delle norme anti-Covid»

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L’emergenza Covid-19 mette a rischio non solo i sanitari impegnati a contrastare la pandemia nelle corsie ospedaliere ma anche gli operatori di pubblica sicurezza. Non a caso, il sindacato di Polizia “LeS -Libertà e Sicurezza”, denuncia le precarie condizioni in cui sono chiamati a lavorare gli operatori della Polaria di Fiumicino. «Passeremo le prossime festività natalizie blindati nelle nostre abitazioni per ridurre al minimo la possibilità di contagio – spiega il segretario di LeS Roma, Luca Andrieri –  ma la situazione che stanno vivendo i colleghi alla Polaria di Fiumicino è inconcepibile.  Infatti, tre nostri operatori di polizia devono condividere la sala fermati, che non permette di essere arieggiata, con 8 persone extracomunitarie respinte di cui 3 arrestati e che non sono ammesse sul territorio nazionale». Per la confederazione sindacale: « Non è possibile tollerare che i nostri colleghi facciano servizio in una sala piccolissima senza neanche una finestra per il ricambio di aria, muniti solo di una mascherina chirurgica ed a contatto con ben 8/9 extracomunitari che non sono stati neanche sottoposti al tampone – continua Andrieri- Ci risulta addirittura che i cittadini “extra-Schengen” come quelli provenienti dall’Albania se respinti dal nostro paese, vengono fatti soggiornare in questa sala fermati, senza sapere se sono positivi al tampone. Questo rappresenta l’epilogo grottesco di una situazione che definiamo assurda, ma che sappiamo essere estremamente grave». Non c’è solo la questione degli immigrati. «Mancano le condizioni minime di sicurezza – conclude Andrieri –  capita che gli arrestati stiano a contatto con i respinti sul territorio nazionale e pertanto si crea un forte imbarazzo per i poliziotti che devono subire anche il malumore di chi non avendo titolo per entrare nel nostro Paese, poiché magari la richiesta non è completa, si ritrova nella stanzetta con i criminali». Per questo motivo il sindacato Libertà e Sicurezza ha chiesto un incontro urgente con il direttore della V^ zona di Fiumicino, con il direttore della Polizia delle Frontiere e con il Prefetto Massimo Bontempi affinché questa situazione venga scongiurata il prima possibile.