La Festa del Soccorso – il cuore di un popolo

- Pubblicità -

La città di San Severo nella provincia di Foggia è un territorio unico al mondo. Luogo dove i vigneti sono curati in maniera meticolosa con tecniche tramandate da generazioni perfezionate dalla maestria dei coltivatori per un vino da sogno. Ulivi secolari che hanno visto il cammino d’intere generazioni con una produzione olearia praticamente inimitabile, oltre al fatto che simili attenzioni rendono tali colture degne di un familiare. Dopo quanto illustrato nell’opportuna introduzione vi è ancora da riportare una meraviglia unica e pregiata ovvero la protettrice della città, Maria Santissima del Soccorso. Tutto comincia con uno sguardo sin da bambini, quando il cuore di Maria abbraccia nel modo più tenero ogni piccino a cui sorride è come per incanto un’alchimia inspiegabile legherà per tutta la vita questo amore indissolubile. Non vi è residente in città che non faccia visita al simulacro regolarmente anche solo per un istante, comunque prima di un viaggio, appena rientrati dopo lungo tempo fuori sede praticamente appena riposte le valigie; poiché come detto prodigioso richiamo. Nulla è lasciato al caso nei giorni a lei dedicati nei quali oltre a essere splendida come sempre è a dir poco raggiante. Come una melodia viennese di Johann Strauss atmosfere d’altri tempi e mille colori la circondano, pare quasi che i venti danzando su queste note creino composizioni floreali con i bigliettini recanti iscrizioni di fede. Il cielo è sereno al suo passaggio, mentre tutti osservano il suo andare festante per le strade. C’è chi aspetta questa ricorrenza tutto l’anno per entrare dal venerdì sera in uno stato d’animo particolare che non si può spiegare lo si deve vivere per coglierne gli aspetti. Persone in attesa di gustare pietanze che in questa festa sono una singolarità, fanno visita alle numerose bancarelle mentre i fuochi pirotecnici vanto e orgoglio delle nostre aziende locali del settore, famose in tutto il mondo, sono il contorno perfetto con il loro tipico odore che non può mancare per creare quella proverbiale predisposizione ai festeggiamenti. Palloncini sfuggiti ai pargoli costeggiano il cielo in tarda sera trasportati da una leggere brezza, avvicendati come giusto che sia da leccornie di vario genere. Quest’anno poi festeggiamenti ancor più sentiti visti i lieti incontri post pandemia. Pura armonia pensare a un tramonto serale in cui tutti di lontano intravedono la chiesa dove la madre celeste aspetta i suoi figli, illuminata da un bagliore invitante al pari di una carezza. Conforto senza eguali poterla ammirare da vicino per dedicarle una preghiera o un voto, alcune volte semplicemente un saluto poiché la commozione in cuor si fa largo. Non mancano poi canti caratteristici a suscitare esultanza in coloro che ascoltano, giacché tipici di un popolo che onora la sua patrona. La Festa del Soccorso di San Severo è un’eredità con radici profonde, dove il visitatore entra in contatto con la popolazione cogliendone gli aspetti meravigliosi che la caratterizza. Il fattore che rende tutto così unico è il richiamo ai ricordi di un tempo antico fatto di gesti semplici ricchi di nostalgia che mai nessuno potrà eguagliare. La mia città, cuore della capitanata vicina al mare a poca strada dai monti del Gargano. Storia vivente, cultura dei popoli con gesti di cavalieri e santi millenari che ancor oggi riecheggiano quando turisti da tutto il mondo vivono l’avventura di scoprire quanto sia speciale ogni singola caratteristica che ci contraddistingue.

Vincenzo Naturale