LA MINISTRA AUSTRIACA MARGARETE SCHRAMBÖCK IN VISITA ALLA SEDE DI AFFIDE

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  • La Ministra d’Austria per la Digitalizzazione e gli Affari Economici, Margarete Schramböck, ha visitato in anteprima la storica sede di Affide a Roma, in Piazza del Monte di Pietà
  • Un incontro per scoprire il ruolo sociale di Affide e del credito su stima, il sistema di prestito nato nel Medioevo in Italia per combattere l’usura

 

 Giovedì 7 ottobre, la Ministra Austriaca per la Digitalizzazione e gli Affari Economici, Margarete Schramböck, ha fatto visita alla sede di Affide a Roma in Piazza del Monte di Pietà. Affide, leader in Italia ed Europa del credito su stima, fa parte del gruppo Dorotheum, società internazionale con base in Austria, che si occupa sin dal 1707 dell’attività di credito su stima, alla quale affianca ormai da diversi anni anche l’impegno come casa d’aste. L’incontro che si è tenuto ieri è stata l’occasione per mostrare e raccontare il lavoro di Affide, la sua storia e il ruolo che ha assunto negli anni il credito su stima.

Siamo molto onorati di aver ricevuto presso la nostra storica sede Margarete Schramböck, la Ministra Austriaca per la Digitalizzazione e gli Affari Economici”, ha dichiarato Andreas Wedenig, Direttore Generale di Affide. “Questo incontro per noi rappresenta un momento importante, perché rafforza questo gemellaggio ideale che lega Italia e Austria e che si ritrova anche nel legame tra Dorotheum, nostra casa madre, e Affide. Ieri abbiamo avuto l’occasione di mostrare il grande lavoro che stiamo facendo con il credito su stima in Italia, forti anche dell’esperienza storica maturata da Dorotheum, senza dimenticare la responsabilità sociale che da sempre ci guida”.

Quando si parla di credito su stima non si possono dimenticare le origini di questo sistema di credito nato nel Medioevo da forti esigenze sociali ed etiche. Il primo banco dei pegni fu istituito, infatti, nel 1462 a Perugia, ad opera del francescano Bernardino da Feltre, per motivi del tutto etici: evitare che il popolo – in quel momento in forti difficoltà economiche – finisse nelle mani degli usurai. I Monti di Pietà furono in seguito formalmente riconosciuti con una bolla emessa da Papa Leone X nel 1515. Le leggi e i regolamenti erano simili per tutti i Monti creati nelle città italiane: ogni prestito aveva una scadenza di sei mesi al termine dei quali, se l’oggetto non fosse stato riscattato, avrebbe potuto essere rivenduto all’asta pubblica.

Una forma di finanziamento semplice e diretta, che nel tempo si è diffusa anche in Austria dove oggi si trova Dorotheum, una delle società più solide e competenti nella gestione del settore, con 300 anni di storia nel ramo dei pegni.

Affide si colloca oggi come leader europeo e italiano del credito su stimaha una copertura quasi totale del territorio nazionale, che comprende 37 filiali e oltre 100 sportelli – in prevalenza nel Lazio e in Sicilia – per un totale di 240 addetti. Dispone, inoltre, di 105 valutatori professionisti specializzati nel fornire una perizia accurata degli oggetti preziosi che si decide di lasciare in pegno.