La Convenzione di Faro, ratificata in Italia nel 2020, ha contribuito a generare una rivoluzione culturale sul tema della partecipazione alla gestione del patrimonio culturale che si esprime anche grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini e delle comunità dei territori.
· Cosa si intende per comunità e quali sono le forme di comunità di patrimonio diffuse nel nostro Paese che si ispirano ai valori della Convenzione di Faro e quali le loro attività?
· Che ruolo hanno le comunità nella gestione del patrimonio culturale?
· Quali sono le competenze e i fattori abilitanti che permettono alle organizzazioni spontanee di cittadini o ai professionisti di svolgere un ruolo strategico nella cura e gestione dei beni culturali?
In un tale contesto e partendo da questi stimoli, la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali ha condotto la ricerca “La partecipazione alla gestione del patrimonio culturale. Politiche, pratiche ed esperienze” che ha analizzato i casi di partecipazione alla gestione del patrimonio culturale su scala nazionale con l’obiettivo di individuarne ostacoli e fattori abilitanti per arrivare a immaginare percorsi formativi e operativi che possano sostenere e animare queste esperienze di partecipazione attiva alla cura del patrimonio.
La giornata di studi – prevista per il prossimo 4 maggio, dalle ore 9.00 alle 18.30, presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, sede della Fondazione – è un’occasione unica per conoscere i risultati della ricerca, ma anche un importante momento pubblico di dialogo e confronto con le istituzioni, gli esperti e le comunità che si fanno carico, su scala nazionale, della cura e gestione del patrimonio culturale del proprio territorio.
La ricerca
L’iniziale fase di osservazione e ascolto ha consentito, attraverso una rilevazione online, la mappatura di 260 esperienze di comunità che operano sul territorio nazionale ispirate dai principi della Convenzione di Faro, per poi arrivare a un’analisi conoscitiva approfondita su una selezione di 117 casi studio. Tra i numerosi e interessanti risultati della ricerca, spicca l’impatto positivo che l’intervento delle comunità di patrimonio genera su vari livelli:
– accessibilità: anche grazie all’intervento delle comunità di patrimonio, sono stati resi accessibili il 78% dei siti precedentemente non visitabili.
– inclusione sociale: la partecipazione attiva dei cittadini alle comunità di patrimonio del proprio territorio è trasversale rispetto all’età dei partecipanti, ovvero rappresenta sia un’opportunità di avviamento al lavoro e di crescita per i giovani professionisti di settore fino ad essere un’occasione di impegno attivo per le persone che hanno raggiunto o si avviano verso l’età pensionabile.
– valorizzazione del patrimonio diffuso nel territorio: la maggior parte delle comunità, in particolare nel meridione, opera in territori piccoli, valorizzando la straordinaria diffusione del patrimonio italiano.
Tutti i dati sono confluiti in una StoryMap Mappa delle comunità pubblicata sul sito istituzionale della Fondazione, mentre la narrazione e la divulgazione sono state affidate a una serie di Podcast disponibile su Spotify e sulle principali piattaforme.
Maggiori info sulla ricerca sulla pagina web del sito istituzionale della Fondazione: https://www.fondazionescuolapatrimonio.it/ricerca/la-partecipazione-alla-gestione-del-patrimonio-culturale/
La giornata di studi
La giornata di studi, introdotta dai saluti istituzionali di Vincenzo Trione e di Alessandra Vittorini, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione, costituisce quindi una preziosa occasione di approfondimento e sviluppo sul tema grazie a un panel eterogeneo di relatori che, nell’arco dell’intera giornata, focalizzeranno le proprie riflessioni su quattro ambiti tematici con il racconto delle relative esperienze legate a:
– gestione dal basso del patrimonio culturale
– sostenibilità
– innovazione culturale e sociale
– competenze professionali e partecipazione.
Una rete di comunità ed esperienze animata da tante storie e voci su cui la Fondazione ha da tempo concentrato il proprio impegno riconoscendone il valore e le potenzialità con l’obiettivo di promuovere nel prossimo futuro programmi formativi ad hoc per professionisti di settore.
Relatori: Sandra Aloia, Lucio Argano, Enrico Bertacchini, Alessandro Bollo, Daniela Ciaffi, Stefano Consiglio, Marco D’Isanto, Carla Di Francesco, Paola Dubini, Roberta Franceschinelli, Alessandro Leon, Adele Maresca Compagna, Anna Marson, Marcello Minuti, Roberta Paltrinieri, Sneška Quaedvlieg-Mihailovic, Luisella Pavan Woolfe, Renato Quaglia, Pierluigi Sacco, Erminia Sciacchitano, Antonio Tarasco, Giuliano Volpe.
Comunità: Associazione Capotrave/Kilowatt, Associazione Culturale Byblos – Idee Per La Mente, Associazione Mare Memoria Viva, B.A.C.O. Baratti Architettura Arte Contemporanea – Archivio Vittorio Giorgini, Bolzanism Museum, Comunità Patrimoniale Di Fontecchio “Spazio Della Memoria”, Crespi Cultura, Friends Of Molo San Vincenzo, Variabile K.
Modalità di partecipazione:
In presenza
Auditorium ella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Viale Castro Pretorio, 105.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti. Si consiglia la prenotazione al seguente form entro le ore 12:00 del 3 maggio 2023:https://arcg.is/1HTSu10
Da remoto
su fad.fondazionescuolapatrimonio.it previa registrazione alla piattaforma.