Nuove infrastrutture su ferro tram e metro, piste ciclabili, nodi di scambio, trasformazione delle linee ferroviarie in metropolitane. Tutti progetti scelti e resi possibili grazie alla stesura del Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), adottato pochi giorni fa dall’Assemblea capitolina. (vedi nostra notizia)
Porre al centro le persone e offrire loro modalità di spostamento sostenibile nel rispetto delle richieste e del processo partecipativo sui territori. Questo l’obiettivo del PUMS.
A partire dal 2018 è partita la consultazione di cittadini, associazioni, comitati di quartiere per la condivisione dei progetti con i Municipi.
“Nel piano abbiamo messo nero su bianco oltre 38 chilometri in più di rete metropolitana, comprese le ferrovie ex-concesse, 58 chilometri di rete tranviaria e oltre 290 chilometri di nuovi itinerari ciclabili. Il Pums è la visione strategica del futuro della mobilità di Roma e non solo. Obiettivo è migliorare la qualità e l’offerta del trasporto pubblico, potenziare le linee metro e ferroviarie, favorire l’intermodalità, puntare su percorsi dedicati alla mobilità dolce e sostenibile in un percorso condiviso e partecipato con il territorio”, dichiara la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
A dicembre scorso Roma Capitale ha chiesto al Ministero delle Infrastrutture i finanziamenti per sette progetti contenuti nel Pums: tre nuove tranvie; il potenziamento e l’estensione di linee ferroviarie urbane; due funivie e l’acquisto di nuovo materiale rotabile per la rete tranviaria di Roma.
Più tram e metro. Tra i progetti di mobilità collettiva figurano: i sistemi a fune Battistini-Casalotti e villa Bonelli-Eur Magliana; la linea tranviaria Verano-Stazione Tiburtina; il tracciato tranviario Largo Corrado Ricci-Piazza Venezia; la linea Giardinetti, da Termini a Tor Vergata; il tram Subaugusta- Ponte Mammolo, il collegamento tranviario dalla stazione Termini-Piazza Venezia fino a piazza Risorgimento; il potenziamento e adeguamento della linea Roma Lido e trasformazione in metro E.
All’insegna della mobilità dolce. Una nuova rete di ciclabili e isole pedonali. Obiettivo del piano realizzare altri 293 chilometri di nuovi percorsi ciclabili, nuove interconnessioni, definite grazie alle proposte pervenute dal processo partecipativo. Implementare le aree pedonali e zone 30 non solo nel centro città, ma anche nelle periferie di Roma, favorendo la valorizzazione degli spazi verdi, l’integrazione della rete di trasporto con la mobilità dolce e il coinvolgimento attivo della cittadinanza e delle scuole.
“Nei prossimi dieci anni Roma si doterà della rete di infrastrutture per il trasporto pubblico su ferro rimasta irrealizzata per decenni. E non solo. Tutto quello di cui la città ha bisogno, così come richiesto dalle romane e dai romani, è contenuto nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Ora il nostro obiettivo è realizzarlo. Si guarda al futuro, non solo a quello prossimo in cui verranno ovviamente costruite le opere meno impegnative, ma anche ai lavori più complessi che necessitano di una programmazione di lungo periodo. Insieme ai cittadini, con un lavoro di oltre due anni, abbiamo ridefinito gli scenari urbani e gli spazi pubblici per realizzare finalmente una mobilità efficiente e sostenibile, degna di una Capitale europea”, aggiunge Pietro Calabrese, presidente Commissione Mobilità.
“Il Pums rappresenta una visione di città, un’idea, una programmazione che mancava da troppo tempo e che consentirà di ottenere dal Ministero e dalla Regione i fondi necessari alla realizzazione delle opere, delle infrastrutture che sono fondamentali per il rilancio della città, per aumentare l’attrattività e la competitività di Roma”, conclude il consigliere comunale Enrico Stefàno.