Laika, il murales stavolta è virtuale “restiamo a casa”

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“So che è difficile rinunciare alle proprie abitudini, ma facciamo tutti insieme uno sforzo”. Anche Laika, la misteriosa street artist romana autrice del murales comparso qualche giorno fa vicino all’ambasciata egiziana con l’abbraccio di Giulio Regeni a Zaky, partecipa alla campagna #iorestoacasa con un murales, questa volta solo virtuale, che la vede incappucciata, il volto come sempre coperto da una maschera e indosso una maglietta nera con la scritta “Restiamo a casa”. “Proteggiamoci e fermiamo il contagio – scrive ancora nel post – Restiamo a casa!”.

All’inizio di febbraio, quando di coronavirus si parlava ancora molto in riferimento alla Cina, su un muro di Piazza Vittorio a Roma era comparsa un’altra sua opera: ritraeva Sonia Zhou, nota ristoratrice romana che aveva appena annunciato di aver dovuto chiudere il suo locale disertato in quei giorni dagli avventori. Laika la ritraeva vestita con la tuta scafandro usata dagli operatori dei reparti di infettivologia e la mascherina sul volto, con un fumetto: “C’è un’epidemia di ignoranza.. dobbiamo proteggerci!”.