Il Cagliari sente il profumo di Europa e lo annusa strapazzando un’irriconoscibile Fiorentina con una straordinaria prova di orchestra diretta dal ‘maestro’ Nainggolan. In attesa di Juve-Milan, si infiamma la corsa Champions. Con la Roma impegnata nella trasferta a Parma, tiene il passo la Lazio che abbatte il Lecce 4-2, con una doppietta di Correa e il 14/o sigillo di Immobile. I pugliesi però protestano per il gol del 2-2 invalidato dal Var sugli sviluppi di un rigore respinto. Frena un’opaca Atalanta in casa di una Samp convalescente mentre la Spal recrimina per il pari di Udine con un rigore sprecato da Petagna nel recupero.Una straordinaria prova di forza, sostanza, qualità. Dopo il sacco di Bergamo il Cagliari travolge pure la Fiorentina e legittima le sue aspirazioni di Europa. Per i suoi 75 anni Riva non avrebbe pensato a un regalo più commovente visto che un Cagliari così forte non c’era più’ stato dai lontani tempi dello scudetto. La Viola si nasconde, si deprime e affoga di fronte a un centrocampo stellare con la qualità di Nandez, la corsa di Cigarini, la duttilità di Rog e la personalità straripante di Nainggolan, autore di un super gol e tre assist. Simeone e Joao Pedro hanno fior di occasioni e le sfruttano, Non c’è mai partita: sul 5-0 i sardi tirano il fiato e una doppietta di Vlahovic indora la pillola, ma il Cagliari e’ una realta, la Fiorentina senza Ribery sembra smarrita.
Emozioni a grappoli all’Olimpio con la Lazio che prima fatica ad arginare un agguerrito Lecce, approssimativo in difesa ma spumeggiante davanti con Lapadula e Babacar, ma poi si distende e stravince. Luis Alberto crea l’ottavo assist per Correa, la Lazio non trova il raddoppio, ma il Lecce è pericoloso con Mancosul e pareggia con Lapadula. Milinkovic è spietato su un’incertezza di Calderoni, poi il serbo procura un rigore che Babacar si fa respingere, Lapadula è il più lesto ma il 2-2 viene annullato dal Var per l’ingresso anticipato in area, che suscita l’ira dei pugliesi. Il Lecce si deprime e la Lazio dilaga macinando occasioni a raffica: Calderoni procura un rigore e Immobile con sicurezza si porta a 14 reti, con sette gare di seguito in gol. Il sigillo lo mette Correa per la sua doppietta, poi La Mantia sigla un più equo 4-2. L’Atalanta paga forse la super prova col Manchester City e a Genova si dimostra più simile a quella superata dal Cagliari. La Samp di Ranieri lotta con accanimento ma scarsa lucidità, gli ospiti creano occasioni con Pasalic e Toloi, poi il gol lo sfiora Jankto e l’Atalanta si ritrova in dieci per l’espulsione di Malinovski protestando per un mancato rosso a Ferrari. Alla fine, saggiamente, si concentra per evitare ulteriori guai. Un pareggio anche tra Udinese e Spal. Gli ospiti subiscono l’intraprendenza di Okaka e De Paul, ma i friulani non passano e alla distanza la Spal si mangia l’occasione per svoltare in classifica: in recupero rigore per un mani di Sema, ma Petagna si fa ipnotizzare da Musso. Gli ospiti guadagnano comunque un punto che permette loro di lasciare al Brescia l’ultimo posto in classifica.