Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e blogger, ha intervistato la scrittrice Grazia Distefano autrice del libro “Le tre ali di Pègaso”.
Intervista
Ilaria – A cosa si deve, da parte tua, la scelta di questo titolo?
Grazia – Ciao Ilaria ti ringrazio per l’intervista. Il titolo di questo libro LE TRE ALI DI PEGASO, mi piace moltissimo. È un titolo che ho pensato e ripensato e alla fine l’ho trovato adatto, come quando noi donne cerchiamo un vestito e quando lo troviamo e siamo soddisfatte del risultato, gioiamo per la scelta.
Ilaria – Originale la grafica di copertina che evidenza una donna in volo con tre ali che hanno le sagome di tre volti di uomini. Ti va di raccontarci il motivo di tale scelta?
Grazia – La copertina del libro è stata disegnata da un ragazzo che si chiama Stefano De Gennaro ed è figlio di una mia carissima amica. Lui è un artista e ideatore e ha la grande capacità di trasmettere su un foglio la storia di un racconto. LE TRE ALI DI PEGASO perché nella mitologia greca si attribuivano al mitico cavallo alato imprese favolose, di grande forza, ed io ho voluto che Lisa, la protagonista del mio libro, avesse una grande forza di vivere e di gestire la sua vita… potrei dire nel bene e nel male, ma Lisa in questo racconto non ha e non fa nulla di male.
Ilaria – Quanto c’è di te in Lisa… la protagonista del tuo racconto?
Grazia – Me lo chiedono in tanti, in qualche passo del mio racconto c’è naturalmente qualcosa di me, non perché io abbia amato tre uomini, ma perché il mio amore per la vita rappresentava tre uomini, era uno in tre: amore, passione, leggerezza, intelligenza. Ed è ciò che auguro a tutte le donne.
Ilaria – Un racconto, il tuo, tra sogno e realtà. In un unico aggettivo come lo si può circoscrivere?
Grazia – Intrigante.
Ilaria – Il tuo racconto inizia con la descrizione di un incidente mortale. Una scelta forte. La tua Lisa ripercorre a ritroso tutta la sua vita e facendolo si metterà a nudo. Quali le emozioni che la dilaniano?
Grazia -Credo che a chiunque possa succedere di ripercorrere la propria vita e mettersi perciò a nudo, come quando in terapia psicologica si prende coscienza delle dinamiche che ci hanno accompagnato per tutta la vita ma che non ce ne rendiamo conto fino a che non ci fermiamo a pensare a ritroso.
Ilaria – Se tu dovessi prenderti un buon caffè con Lisa cosa le chiederesti?
Grazia – Sarebbe bellissimo incontrare Lisa, prenderei con lei non solo un caffè ma un’apericena o una cena per avere più tempo di parlare con lei. Le chiederei di insegnarmi a volare come ha fatto lei, le chiederei di darmi la forza di vivere… quella forza interiore che ha dentro di sé e le direi che le voglio tanto bene.
Ilaria – Cosa i lettori pensi possano, a tuo dire, ‘perdere’ della purezza che incarna l’anima della tua protagonista?
Grazia – Per interpretare e capire l’anima della mia protagonista bisogna essere intelligenti, di un’intelligenza aperta, non nozionistica. Quando io parlo di intelligenza intendo dire che bisogna essere aperti alla vita e bisogna capire il mondo.
Ilaria – Quali i tuoi prossimi progetti?
Grazia – Uscirà un mio prossimo romanzo dal titolo NAMASTE’… sempre storia al femminile e probabilmente un altro libro di poesie.