Legambiente ammessa parte civile nel processo dove imputato è un uomo che, nell’autunno 2020 in provincia di Rieti, ha ucciso 8 cuccioli di pastore maremmano sotto i colpi di un piccone. Il fatto era avvenuto a Magliano Sabina e l’intervento dei Carabinieri aveva assicurato alla giustizia il responsabile, ancora in possesso dell’impropria arma intrisa del sangue degli animali. Proprio in queste ore il tribunale di Rieti ha ammesso l’associazione come parte civile nel procedimento giudiziario dove l’uomo è imputato.
“La violenza gratuita contro gli animali è un’esecrabile barbarie – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – e in casi simili è necessario condannarne senza se e senza ma i responsabili. In giudizi come questo eclatante episodio di ferocia, ci costituiamo perchè il procedimento possa punire le chiare responsabilità e perché atti del genere siano in futuro solo un brutto ricordo. Nell’era della transizione ecologica, il contrasto a tali violenze gratuite, così come agli squilibri biologici tra specie animali, deve essere caposaldo necessario per un rinnovato rapporto armonico tra uomo e animale. Ringrazio l’impegno dell’avv. Diego Aravini presidente del CEAG (CEntro di Azione Giuridica) di Legambiente Lazio e degli avvocati che ne fanno parte, per il sostegno che garantiscono in tanti di questi procedimenti e non solo: professionisti che aiutano la nostra associazione donando una parte importante della propria vita professionale, alla tutela ambientale e allo sviluppo sostenibile che continuiamo a promuovere”.