Design hotel nel cuore dei fori imperiali con 27 home suite e 6 camere design dove coniugare arte, progetto, design, fotografia, cinema, editoria d’autore, fino a un’offerta culinaria con protagonisti i gusti della tradizione: a room is not enough
All’interno della cornice dei Fori Imperiali romani si è svelato Palazzo Velabro: ieri gioiello settecentesco e oggi raffinato mixed-use hotel che si impone come punto di riferimento nel circuito dell’ospitalità della Città Eterna grazie alla gestione di LHM, white label company specializzata in hotel management guidata da Cristina Paini founder e CEO, oggi leader in Italia nello sviluppo del format Condohotel e Mixed-use Hotel. “Siamo molto orgogliosi dell’apertura di Palazzo Velabro: il nostro motto è “a room is not enough” per coniugare in questo spazio l’idea del design e dell’arte contemporanea, dei libri e del cinema, dello studio del verde e della cucina d’eccellenza. In un percorso sempre in divenire, elemento essenziale è il nostro personale che segue il cliente alla scoperta di come vivere al meglio l’esperienza di Palazzo Velabro” dichiara Cristina Paini, CEO e founder di LHM. Costruito nella prima metà del 1700 e trasformato negli anni ‘60 del ‘900 dall’intervento di restauro conservativo d’autore firmato da Luigi Moretti, esponente del razionalismo del XX secolo, oggi Palazzo Velabro, di proprietà di Unipol Sai e che porta il brand Design Hotels™ di Marriot, propone 27 home suite e 6 camere di design. Gli ospiti possono quindi fruire di un’esperienza esclusiva che combina l’intimità di un soggiorno in una residenza privata e il comfort offerto dai servizi alberghieri tra cui ristorante, sala fitness e cinema. L’immobile è stato valorizzato da un intervento tailor-made all’insegna dell’arte contemporanea e del design, grazie al progetto di interni dello studio di architettura milanese GaribaldiArchitects.
GLI SPAZI, I SERVIZI E LA GESTIONE FIRMATA LHM
Il concept di Palazzo Velabro sublima l’originaria vocazione di residence della struttura con la possibilità e l’invito ai suoi ospiti di vivere e godere della bellezza di tutti gli spazi della struttura: la zona d’ingresso è impreziosita dall’opera “Dittico, azzurro, toro 2014” di Ettore Spalletti e le volte sono sovrastate dall’affresco “Histoire d’eau #1”, opera site specific di Edoardo Piermattei che presenta un’istantanea della città eterna, ritratta utilizzando i suoi elementi fondativi, l’acqua e il tempo. L’esperienza al piano strada “Social Floor” è arricchita da diversi servizi: tra questi, oltre a una sala per eventi privati completamente equipaggiata e una palestra, alcuni sono dedicati alla cultura e allo svago incluso il petit cinema Cinema Velabro la cui programmazione prevede anche proiezioni speciali, un corridoio che funge da parete espositiva per ospitare mostre con la direzione artistica della curatrice Maria Vittoria Baravelli, che firma anche la selezione dei volumi – che evocano la magia di Roma come città eterna e culla del cinema – della biblioteca a consultazione libera per gli ospiti di Palazzo Velabro. Negli altri spazi di Palazzo Velabro, è dislocata la collezione di fotografie di autori storicizzati tra cui Aurelio Amendola, Piero Gemelli e Gabriele Basilico fino alle suite dove sono presentate oltre 70 fotografie del mondo romano del secondo Novecento italiano scattate da Marisa Rastellini, la selezione è a cura di Maria Vittoria Baravelli.
Nel ristorante di Palazzo Velabro, Apicio 16, sarà possibile avvicinarsi a una cucina antica, fatta di piatti del passato e sapori forti, interpretati in chiave contemporanea. A completare l’offerta ristorazione, un servizio bar aperto e connesso con l’esterno del Palazzo. Salendo di un piano si giunge ad un ulteriore spazio a servizio degli ospiti, la Terrazza: di forma quadrata, si affaccia su un giardino romano privato e si trova inaspettatamente al piano primo, in una posizione protetta e privilegiata. Lo spazio è impreziosito dal progetto di landscape dello studio romano di Blu Mambor che ha firmato la realizzazione di un giardino rigoglioso.
A completare l’intera gamma di servizi del mixed-use hotel, le stanze e gli appartamenti si sviluppano dal piano 1 fino al 5; questi sono suddivisi in tre tipologie, Junior Suite, Suite e Standard, con metratura variabile dai 30 ai 80 mq, tra cui 6 camere e 27 home suite dotate di cucina in modo da garantire la riservatezza di un soggiorno come a casa propria, ma con i servizi tipici dell’hotellerie. Il sistema di wayfinding dei piani è stato progettato dallo studio milanese di grafica La Tigre, che ha supervisionato per LHM un progetto svolto con gli studenti di NABA e ha anche realizzato l’immagine coordinata di Palazzo Velabro che declina il simbolo della porta dell’arco di Giano in tutti i dettagli, dal logo fino alla segnaletica interna.