Angelo Bandiziol, laziale di Latina, presenta «Come nebbia sul lago»,
dove ripropone tutti gli ingredienti del genere con la passione della modernità
Una morte misteriosa, un paesaggio suggestivo e accattivante, una serie di personaggi tutti possibilmente colpevoli. Tutti gli ingredienti del più classico mystery sono racchiusi in Come nebbia sul lago l’ultimo libro di Angelo Bandiziol (Ali Ribelli Edizioni). Tutti, eccetto uno: il detective. O meglio; un detective alla ricerca della verità c’è, ma è un pittore romano di 46 anni che, per una singolare conseguenza dovuta a una “sbronza” in compagnia del suo cane, si ritrova a indagare sulla strana morte di una bellissima donna nel parco nazionale del Tatra, nel nord della Slovacchia proprio al confine con la Polonia.
Alberto, il nostro pittore romano, si ritrova solo in compagnia di Bruno, il suo bassotto, il 24 dicembre, la Vigilia di Natale. Sorseggiando generosi bicchieri di vino rosso, ripensa ai momenti trascorsi con Marina, la ex che lo ha appena lasciato. Fa ruotare il mappamondo che si trova in sala e decide che, ovunque il suo dito si fermi, lui ci andrà. Poi si addormenta. E quando si sveglia, la mattina di Natale, si accorge che ha prenotato davvero il viaggio e che l’aereo partirà quello stesso giorno, a distanza di poco tempo. Destinazione Bratislava.
Comincia così l’ultimo lavoro di Bandiziol, 40 anni, laziale di Latina trapiantato a Manchester, marketer di professione (ha all’attivo anche Aida libro sul marketing persuasivo), ambientato quasi interamente tra gli altipiani del Tatra, una delle zone più incantevoli e ammalianti della Slovacchia. Paese che, come racconta Bandiziol, «sembra l’Italia che ci raccontavano i nostri nonni, quella dove bastava poco per essere felici intorno a un tavolo». È la natura il filo conduttore delle storie di Bandiziol. Il suo primo libro, Il segreto della Vedova Nera, pubblicato sempre con Ali Ribelli, è ambientato su una nave che naviga in mezzo all’oceano tra misteriosi segreti e storie piratesche per quello che è un “noir picaresco” e che ha rappresentato la formazione dello scrittore di Latina. Oggi, con il suo Come nebbia sul lago ci propone la vastità delle montagne slovacche al confine con la Polonia dove la morte di una donna e il suo ritrovamento fortuito si tramutano in schegge di amicizia, rancori, amori, ripicche. Un mystery, come detto, che attinge direttamente alla scuola degli anni Trenta con la freschezza della scrittura di Bandiziol che, dopo essersi dedicato alla scrittura di marketing, nel 2021 “libera la penna” dando sfogo alla sua passione per la narrativa.