Fondata nel 1950 per cercare di risolvere la “questione meridionale”, la Cassa per il Mezzogiorno è stato lo strumento principale con il quale lo Stato italiano ha promosso nel Sud la realizzazione di opere infrastrutturali, dagli acquedotti alle strade, e poi di impianti industriali, coinvolgendo imprese pubbliche e private. Nel corso della sua attività quasi quarantennale, l’Istituto ha contribuito ad accorciare le distanze tra Nord e Centro-Sud ma la fase conclusiva, caratterizzata da inefficienze e assistenzialismo, è stata oggetto di numerose critiche.
Nel suo volume “The Cassa per il Mezzogiorno, the World Bank and the model for Italian economic development” (Cambridge Scholars Publishing), Amedeo Lepore, Professore di Storia dell’Economia e dell’Impresa alla Luiss, mira a tracciare un bilancio complessivo del ruolo della CasMez, anche attraverso l’analisi della corposa documentazione prodotta sul tema dalla Banca Mondiale, la cui pubblicazione è stata autorizzata di recente. Ad emergere è la realizzazione di un modello di sviluppo originale, basato sulla triangolazione di interessi tra Stati Uniti, Italia e Mezzogiorno, in cui non solo i robusti finanziamenti ma anche i controlli rigorosi e le valutazioni favorevoli dei partner internazionali hanno contribuito alle politiche espansive nel Meridione.
Presentazione del libro di Amedeo Lepore
La Cassa per il Mezzogiorno e lo sviluppo dell’Italia
Lunedì 27 maggio, ore 17:30
Sala Colonne, Campus Luiss, Viale Pola 12, Roma
Interverranno insieme all’autore:
Luigi Gubitosi, Presidente, Luiss
Giuliano Amato, Presidente Emerito, Corte Costituzionale
Vito Grassi, Imprenditore e Membro CdA Luiss
Valentina Meliciani, Direttore, Luiss Institute for European Analysis and Policy
Claudio De Vincenti, Professore di Economia politica, Sapienza Università di Roma
Marco Doria, Presidente, Società Italiana degli Storici Economici.