- Realizzato presso l’ASL Roma 2 Ospedale Sandro Pertini in soli 62 giorni
- Entro la metà di marzo verranno terminati i lavori per altre cinque strutture Covid in Lazio, Umbria e Abruzzo.
Ieri taglio del nastro per il nuovo Modular Hospital collegato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Sandro Pertini ASL Roma 2 interamente ideato e costruito dall’italiana Acotec Turnkey, divisione di Mangini Healthcare attiva da oltre 30 anni nella progettazione e produzione di ambienti a contenimento biologico.
All’inaugurazione presenti l’Assessore alla Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, il Direttore Generale di Asl Roma 2, Flori Degrassi, e il Direttore dell’Ospedale, Cristiana Bianchini che hanno annunciato la piena operatività della struttura.
Massimo Mangini, Presidente di Mangini Group, commenta così questo importante traguardo: “Dopo l’aggiudicazione, lo scorso settembre, della gara in Francia, siamo molto orgogliosi di poter aiutare il nostro Paese con le nostre tecnologie. Negli scorsi mesi la situazione sanitaria ha evidenziato l’importanza di prevedere ambienti modulari vicini il più possibile all’ospedale, per affiancare e supportare meglio i pazienti Covid e facilitare il lavoro del personale sanitario. Un sistema come il Modular Hospital offre queste soluzioni, rendendo sostenibile ed efficiente sia la gestione dell’ospedale che la struttura Covid dedicata”.
Il Modular Hospital del Pertini accoglie 10 posti letto di terapia intensiva, per uno spazio di circa 165 mq. L’unità è costruita in completa conformità alle normative degli ambienti a contenimento biologico. Esternamente è realizzata con strutture in carpenteria metallica leggera, rivestimento interno in parete modulare prefabbricata, di tipo medicale, impianto di condizionamento e filtrazione aria che garantisce la pressione negativa dei locali con pazienti infetti. Internamente, è equipaggiata con ventilatori polmonari, pompe per siringa ed infusionali, sistemi di monitoraggio, lampade scialitiche mobili, diafanoscopi, apparecchi per radiologia portatili, carrelli d’emergenza, elettrocardiografi, video laringoscopi, letti per terapia intensiva ed arredi di complemento.
Il progetto è stato realizzato in tempi record: dall’aggiudicazione della gara alla consegna sono intercorsi solo 62 giorni, comprensivi di giornate di progettazione, approvazione e lavori preparatori del sito. Il lavoro in cantiere si è svolto in soli 35 giorni. Risultato straordinario reso possibile oltre che dall’incessante lavoro del team Mangini, anche dal preziosissimo staff tecnico Invitalia, pronto e reattivo nelle sue risposte e dallo staff dell’Ospedale Pertini, che ha seguito sempre da vicino i lavori.
La commessa è stata assegnata a Mangini dal Commissario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, Domenico Arcuri. Nel complesso il gruppo si è aggiudicato 6 lotti per la fornitura di moduli prefabbricati, con annesse dotazioni impiantistiche ed apparecchiature per il ricovero di pazienti Covid-19.
Oltre al Modular Hospital presso il Sandro Pertini di Roma, ulteriori 5 strutture verranno realizzate nei prossimi mesi: entro settimana prossima saranno ultimati i lavori degli altri 2 lotti nel Lazio (ospedale San Giovanni Addolorata di Roma e ospedale Grassi di Ostia), mentre entro la prima metà di marzo verranno realizzate 2 unità in Umbria (ospedale di Città di Castello e ospedale San Giovanni Battista di Foligno) e un’altra in Abruzzo (ospedale San Salvatore dell’Aquila).
“Sono convinto che il Modular Hospital sia un concept che andrà ben oltre l’emergenza Covid. Costruire in modo “rapido” e “mobile” rappresenta un nuovo modo di vedere la Sanità. Da un punto di vista emergenziale infatti assolve pienamente alla sua funzione in quanto consente la costruzione in poco tempo e con le caratteristiche di mobilità dell’ospedale stesso. Ma il Modular Hospital, nella sua versione prefabbricata, assolve anche alla funzione di struttura sanitaria permanente utilizzando sistemi di prefabbricazione leggera o pesante, in base all’altezza degli edifici da realizzare. Questo apre scenari molto interessanti come sistema alternativo alla costruzione tradizionale perché aggiunge i vantaggi considerevoli della velocità e dell’affidabilità dei tempi di consegna” conclude Mangini.
Per maggiori informazioni https://www.mangini.it