“MARTIN LUTHER KING – I HAVE A DREAM” L’ULTIMO LIBRO DI PAOLO BORGOGNONE

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SOTTO L’ALBERO QUEST’ANNO METTIAMOCI ANCHE “MARTIN LUTHER KING – I HAVE A DREAM” L’ULTIMO LIBRO DI PAOLO BORGOGNONE.

INTERVISTA

Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e blogger, ha intervistato per noi, oggi, lo scrittore Paolo Borgognone autore del libro edito dalla DIARKOS dal titolo “MARTIN LUTHER KING – I HAVE A DREAM”.

Come ti senti quando devi affrontare un nuovo libro?
Le sensazioni sono tante e diverse: mi sento bene perché è la cosa che mi piace di più fare, ma è pure impegnativa, perché bisogna farla bene. Quindi a volte può subentrare la stanchezza.

È facile farsi venire le idee?
Dipende, sicuramente questo varia da persona a persona, serve avere molta costanza e saper cogliere le idee al momento giusto. Per chi vuole fare il mestiere di scrittore la caratteristica principale deve essere quella della curiosità e della volontà di non fermarsi alla superficie.

A scuola eri bravo a scrivere?
Abbastanza: andavo male in matematica ma ero bravo in italiano. Mi piaceva tanto la storia e probabilmente da lì mi venuta la passione per le storie: leggerle e raccontarle .

Sei emozionato quando ti pubblicano un libro?
Sì perché è come se fosse un pezzettino di me che va nelle librerie. Una scommessa, un modo per mettersi in gioco. Non si ringrazia mai abbastanza l’editore che ti concede questa possibilità.

Eri triste quando non ti hanno accettato un libro?
Diciamo di sì perché ogni proposta è frutto di ragionamento è lavoro e buttare tutto via non è piacevole. Comunque quello che non piace a uno può essere gradito da altri.

Sei contento quando i tuoi lettori ti fanno i complimenti?
Sì, è la cosa più bella di tutte, vedi che hai regalato una bella storia a qualcuno ed è la cosa che fa più piacere.

E se ti dicono che il libro non piace?
Sì, mi è capitato. Magari l’hanno detto in modo meno diretto, ma è naturale! Non si può fare una cosa che piace a tutti; magari qualcuno ha dei gusti diversi ma importante anche avere delle critiche perché è da quelle che si impara e si cresce.

Quando hai pubblicato il primo libro? È stato difficile?
Il primo libro è uscito nel 2020, poi abbiamo fatto “doppietta” nel ‘22. Prima ci sono altri scritti, di natura diversa. Diciamo che tutto contribuisce a migliorare e affinare la tecnica.

Ti è mai venuto il blocco dello scrittore?
Sì, quello capita a tutti. Ma è importante non fissarsi e invece magari uscire, distrarsi. E poi si riprende. Non ci sono regole, un giorno capita di scrivere tante pagine perché le idee girano, altre volte non va così bene, ma basta avere pazienza.

Ti piace il tuo lavoro?
Sì, molto, anche se a volte difficile come tutti i lavori, ci sono momenti in cui va alla grande e altri complicati. Però in generale è una soddisfazione riuscire a mettere i pensieri in parole.

Quanto tempo ci vuole per scrivere un libro?
Dipende, alcuni lo scrivono anche in due settimane, altri ci mettono dieci anni. La variabile è il tipo di testo chiaramente. Nel mio caso, quello delle biografie, è necessario dedicare molto tempo allo studio e al controllo delle fonti. E anche così il rischio di non azzeccarci è dietro l’angolo. Ma serve dedizione e attenzione.

Hai mai fatto errori di ortografia in un libro?
Vi svelo un “segreto”: c’è sempre qualcuno nella casa editrice che rilegge i libri e li corregge, e sono persone bravissime e professionali. Comunque può passare una svista, ma io cerco di stare attento.

Sei felice quando finisci un libro?
All’inizio sì perché è una fatica, ma il giorno dopo sembra quasi che sia finita un’avventura. Ma anche vero che ne comincia subito un’altra.

Dopo averli pubblicati ti piacciono ancora i tuoi libri?
Sì, perché mi piacciono gli argomenti di cui trattano i testi che scrivo. Musica, biografia di personaggi importanti, storie che si dipanano, riferimenti a vicende che hanno segnato la storia. E poi riconosco lo stile che è proprio il mio. Insomma nel rileggerlo mi ci rispecchio.

Scrivi a mano o a computer?
Non si può oggi pensare di scrivere se non al computer. Ma, prima di buttare giù il testo, con tutte le ricerche che vanno fatte, servono tanti appunti. E in quel caso la penna e ‘ uno strumento chiave.

Qual è il tuo hobby?
Nel poco tempo a disposizione – tra i libri e il lavoro – amo ascoltare musica e leggere. E stare in contatto con mia figlia che è grande e vive all’estero e che è tutta la mia vita, chiaramente. E ho l’hobby della fotografia: ottimo modo per uscire e distrarsi.

Che genere di libri scrivi? Ad esempio potresti scrivere un libro comico?
Per adesso tutto quello che ho scritto sono biografie di personaggi famosi: Freddie Mercury, Elvis Presley, Martin Luther King. Una sfida molto interessante. Quanto al libro comico, non ne ho idea. Tendenzialmente ridere e scherzare mi piace, come a chiunque altro, ma non so se sarei in grado di farne una storia.

Vogliono l’autografo quando vai in giro?
Non sono così famoso! E tutto sommato è un bene perché mi imbarazzerei oltremodo. Non sono tipo da stare sotto i riflettori.

A te piace tanto leggere?
Leggere è fondamentale per chiunque voglia cimentarsi nella scrittura, sia nella letteratura che nel giornalismo. È una questione di proprietà di linguaggio ma anche di carpire ad altri i loro segreti, le tecniche utili. Vale per gli scrittori e anche per le firme di qualità in generale. E poi è leggendo che si imparano mille e mille cose che a volte possono sembrare poco utili mentre in realtà sono fondamentali.

Ti mai capitato di avere un’idea e poi te la sei dimenticata?
Diciamo 100 volte al giorno? Oggi con i cellulari possiamo ovviare a questa carenza prendendo appunti al volo. Altrimenti, sulla mia scrivania, ci sono pezzi di carta, post it, perfino buste da lettere con appuntate frasi, riferimenti, personaggi .

Ma gli scrittori mentre scrivono fanno leggere agli amici per avere un parere?
C’è chi lo fa e chi no. Io ho chiesto aiuto – per la stesura dei libri – a persone capaci ed esperte. Magari per avere un parere su un punto particolare della narrazione. Nel mio ultimo libro ci sono i ringraziamenti ad alcune persone che mi hanno aiutato nella rilettura. Lo considero un passaggio importante.

I tuoi amici ti hanno mai dato l’ispirazione?
Ho la fortuna di avere conosciuto parecchi scrittori, oltre che molti colleghi giornalisti da cui ho potuto imparare e con i quali confrontarmi. Anche perché sono spesso esperti dei medesimi argomenti che tratto nei miei libri, quindi lo scambio è proficuo.

Quali sono gli ingredienti che servono per un buon libro?
Non mi sono mai cimentato nella fiction. Per quanto riguarda le biografie, serve amore per il personaggio trattato e la curiosità per il suo mondo e il periodo storico nel quale sono vissuti. Immagino che i romanzi dipendano molto dalla qualità dei personaggi.

Un’ultimissima domanda di curiosità… Come ti inventi generalmente il titolo di un libro?
Nel mio caso lascio che sia l’editore a scegliere anche se un mio parere è comunque richiesto. Ma in questo caso entrano nel discorso considerazioni diverse, dettate da leggi di mercato che non conosco e che sinceramente non mi interessano neanche.

TRAMA DEL LIBRO “MARTIN LUTHER KING – I HAVE A DREAM”.
Poche personalità hanno avuto altrettanta influenza sulla storia moderna del giovane reverendo Martin Luther King Jr. Una figura epocale, centrale nella battaglia per i diritti civili negli Stati Uniti, riconosciuto come un faro da generazioni di persone che ne hanno seguito gli insegnamenti, ieri come oggi. Con il suo esempio e il suo sacrificio, la lotta contro le discriminazioni e i soprusi è stata elevata a ragione di vita, ma condotta sempre con l’inarrestabile arma della non violenza.

Salito agli onori della cronaca a soli 26 anni nel 1955, quando a Montgomery, Alabama, guidò la resistenza e lo sciopero dell’intera comunità afroamericana contro la politica di apartheid della locale amministrazione – fatta conoscere a tutto il mondo dal rifiuto della sarta Rosa Parks di lasciare il proprio posto sul bus a un uomo bianco –, King ha attraversato oltre un decennio di turbolenta vita americana. Il combattivo ministro battista riuscì a elevarsi a simbolo della voglia di riscatto della sua comunità (e di tutti gli ultimi, dai nativi ai poveri dei quartieri dimenticati delle metropoli) ma anche del rifiuto della guerra (il Vietnam era in piena escalation) fino a guidare, il 28 agosto 1963, la celebre marcia a Washington, nel corso della quale pronunciò, in un discorso di 17 minuti, le parole che lo hanno reso immortale: «I have a dream».

Parole che ancora oggi – nell’America delle tensioni razziali e del Black Lives Matter, ma anche nel resto del mondo dove guerre e speculazioni continuano a costringere a emigrazioni di massa e creano fenomeni di “rifiuto” e muri che si alzano – pongono il premio Nobel per la pace nel 1964, arrestato 29 volte e oggetto delle “attenzioni” dell’Fbi per tutta la durata del suo impegno, al centro della storia.

Dettagli sul libro

Autore: PAOLO BORGOGNONE.
Titolo: MARTIN LUTHER KING – I HAVE A DREAM.
Casa editrice: DIARKOS.
Collana: BIOGRAFIE.
Argomento: BIOGRAFIE.
Uscita in libreria: 19/09/2022.
Pagine: 320.
Prezzo: 18 euro.
Formato: 14.00×21.00 cm.
Legatura: brossura con alette.
EAN: 9788836161836.

Il libro è in vendita in tutte le librerie ed anche online…

https://www.ibs.it/martin-luther-king-have-a-libro-paolo-borgognone/e/9788836161836
https://www.mondadoristore.it/Martin-Luther-King-have-dream-Paolo-Borgognone/eai978883616183/

In foto l’autore del libro