Quasi 5mila biglietti già staccati e visite (da soli o guidate) sold out almeno fino a fine giugno, ma tutto bloccato per le restrizioni Covid, con il rischio concreto di una sovraprenotazione non gestibile entro l’inizio dell’estate. Il Mausoleo di Augusto, il celebre monumento in onore del grande imperatore romano, riaperto al pubblico lo scorso 2 marzo, dopo 14 anni di chiusura, conquista sempre di più i cittadini della Capitale e del resto d’Italia, ansiosi di visitarlo. Ma non è ancora chiaro quando potranno farlo.
L’APERTURA PER DUE SETTIMANE, POI LO STOP
“Siamo stati aperti prima dell’inizio della zona rossa nel Lazio, per circa due settimane – ci dicono dal centralino per le prenotazioni – ed è stato un successo: le visite fino al 21 aprile, che erano gratuite, sono andate presto esaurite. Poi con il lockdown ci siamo dovuti fermare e rimandare gli appuntamenti”. Secondo gli attuali protocolli di legge, infatti, un’area museale come questa può rimanere aperta solo in zona gialla, con massimo dieci persone ogni ora che entrano nella struttura e una visita dalla durata stimata di 50 minuti.
Sul sito della sovrintendenza capitolina ai beni culturali, al momento, risulta sold out solo la prenotazione fino al 21 aprile, ma staccare un biglietto per i mesi successivi è impossibile. “Le chiamate continuano ad arrivare nonostante la zona rossa – ci spiegano dallo stesso centralino – e fino a fine giugno è impossibile trovare posto. Il rischio, ora, è addirittura l’overbooking: abbiamo tante prenotazioni da ricollocare e se ad aprile verrà mantenuta la zona arancione, come sembra voler fare il governo, saremmo costretti a rimanere chiusi e spalmare le visite per l’estate inoltrata“. Insomma per una persona che si interessasse ora alla visita dell’opera, il rischio è di dover aspettare quattro-cinque mesi.
Dal 22 aprile, fino al prossimo 31 dicembre, è previsto l’ingresso gratuito per i residenti a Roma e a pagamento per i non residenti (€ 4,00 intero; € 3,00 ridotto + € 1,00 di prevendita).
COS’È IL MAUSOLEO DI AUGUSTO E PERCHÈ È STATO CHIUSO
Il Mausoleo di Augusto è stato costruito nel 28 a.C come monumento funerario per Augusto e la sua famiglia. Si tratta del più grande sepolcro circolare del mondo antico, con i suoi ben 90 metri di diametro. Abbandonato dall’età tardo antica e spogliato dei suoi marmi, nel Medioevo diventò una fortezza e un palazzo nobiliare. Dal ‘700 fu anfiteatro per giostre, poi a inizio ‘900 diventò una grande sala per concerti.
Dopo un primo restauro, il monumento cadde nel degrado, che durò almeno 20 anni. Infine nel 2017 l’inizio dell’accurato restauro della Sovrintendenza capitolina. Da allora ci sono voluti quasi quattro anni di lavoro e 10 milioni di euro investiti: 2 dal ministero della Cultura, 2 da Roma Capitale e 6 dalla Fondazione Tim. Il progetto finale, ancora da completare, prevede una piazza Augusto Imperatore del tutto rinnovata, con contenuti digitali, in realtà virtuale e aumentata, un verde risistemato, un diverso sistema per lo scolo dell’acqua piovana e il consolidamento di tutte le murature.
Giacomo Andreoli