McIlroy al fotofinish, il Genesis Scottish Open è suo

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Nel torneo organizzato da PGA Tour e DP World Tour e che ha anticipato il 151° The Open, quarto Major stagionale, il nordirlandese ha sorpassato con due birdie a chiudere lo scozzese Robert MacIntyre. Al 54° posto Guido Migliozzi

Rory McIlroy ha vinto con un finale spettacolare e lo score di 265 (64 66 67 68, -15) colpi, il Genesis Scottish Open, terzo dei cinque eventi stagionali delle Rolex Series, disputato sul percorso del The Renaissance Club (par 70), a North Berwick in Scozia, organizzato in collaborazione da DP World Tour e PGA Tour e dove Guido Migliozzi si è classificato 54° con 278 (-2).

Nel torneo che ha anticipato il 151° The Open, il quarto e ultimo Major stagionale in programma da giovedì 20 luglio a domenica 23 al Royal Liverpool GC di Hoylake, in Inghilterra, McIlroy ha superato di un colpo Robert MacIntyre, secondo con 266 (-14), e di cinque Scottie Scheffler, numero uno mondiale, Byeong Hun An e David Lingmerth, terzi con 270 (-10). In sesta posizione con 271 (-9) Tommy Fleetwood, Tom Kim, J.T. Poston, Tyrrell Hatton e Nicolai Hojgaard.

McIlroy, in vetta nei due turni centrali, è partito molto male e con quattro bogey, contro due birdie, sulle prime nove buche è stato costretto a inseguire. Con due birdie si è riportato a ridosso di McIntyre che, quando è arrivato in club house, aveva un colpo di margine sul rivale al quale rimanevano tre buche da giocare. Mancato il birdie alla 16, par 5, McIlroy ha compiuto due autentiche prodezze. Alla 17 e alla 18 due palline poste vicine alla bandiera hanno prodotto i due birdie che gli hanno permesso prima l’aggancio e poi il sorpasso.

Nel palmarès del nordirlandese, 34enne di Holywood e alla 236ª gara sul circuito europeo, figurano quattro Major, tre WGC e, al netto di questi e del Genesis Scottish Open (che gli vale anche come successo sul PGA Tour), 16 vittorie sul PGA Tour e otto sul DP World Tour, oltre a una sul PGA Tour of Australasia. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 1.620.000 dollari su un montepremi di nove milioni di dollari.

Nella parte alta della classifica, senza mai essere in corsa per il successo, Max Homa, 12° con 273 (-7), e Sam Burns, 19° con 274 (-6). Un colpo dietro Viktor Hovland, Wyndham Clark e Yannik Paul, 25.i con 275 (-5). Notizie poco confortanti in vista del Major per Xander Schauffele, che difendeva il titolo, e Ricky Fowler, 42.i con 277 (-3), e per Justin Thomas, 60° con 279 (-1).

Migliozzi (68 70 72 68) dopo un buon inizio al 28° posto, ha ceduto nei due giri centrali, recuperando poi venti posizioni nel round conclusivo con un 68 (-2, quattro birdie, due bogey).

Sono usciti al taglio Luke Donald, capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup (Marco Simone Golf & Country Club, Guidonia Montecelio – Roma, 29 settembre – 1 ottobre), 93° con 140 (par), e i due vice capitani Edoardo Molinari, 137° con 144 (70 74, +4), e Nicolas Colsaerts, 78° con 139 (-1), che però ha avuto il merito di realizzare una “hole in one” nel secondo round (buca 14, par 3, yards 174). Fuori anche Francesco Molinari, che rientrata sul DP World Tour dove era assente da gennaio, 106° con 141 (71 70, +1), Jordan Spieth e Matt Fitzpatrick, con lo stesso score, e Patrick Cantlay (78°).