Inconfondibili per le loro magliette gialle sono diventati presto uno dei gruppi più attivi nella cittadina anconetana ancora alle prese con i danni dell’esondazione.
Tra i primi ad arrivare a Senigallia, uno dei siti più danneggiati dall’esondazione del fiume Misa, ci sono stati i Ministri Volontari di Scientology.
Nelle 48 ore seguenti la sera del 15 settembre ne sono arrivati altri da Ravenna, Milano, Padova, Macerata, oltre a quelli del luogo. A Senigallia c‘è una comunità di Scientologist che si incontra nella sede della Missione della Chiesa di Scientology delle Marche, in Via Raffaello Sanzio.
“Siamo arrivati dopo meno di 24 ore dal disastro”, ha detto Mario Caradonna, uno dei volontari di Scientology provenienti da Roma, “La situazione era drammatica. Gente demoralizzata per aver perso ciò che avevano nei garage, negli uffici e nei negozi che stanno al pian terreno.”
L’acqua e il fango sono entrati dappertutto, sommergendo beni, documenti, mobili, mezzi di trasporto, elettrodomestici, computer, oltre alle strade, finendo per paralizzare la vita della cittadina.
I volontari di Scientology hanno sempre lavorato in sinergia con i membri di altre associazioni, con la coordinazione dalla protezione civile.
“I senigalliesi dimostrano ogni giorno la loro gratitudine per il lavoro dei Ministri Volontari di Scientology. Lo fanno con i loro abbracci, i loro sorrisi e anche con le lacrime di commozione quando vedono persone arrivate da altre regioni per aiutarli”, ha aggiunto Caradonna.
Il risultato del loro lavoro è visibile nei circa 300 metri cubi di mobilia, elettrodomestici, vestiti e oggetti vari estratti dalle case e dai negozi e trasportati nel luogo di raccolta.
Un lavoro a tratti massacrante, ma che deve essere fatto per riportare alla normalità la vita dei senigalliesi.