Misericordie d’Italia: in aiuto dei più deboli con il progetto HOPE

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Non lasciare indietro nessuno e fornire un aiuto concreto alle persone in difficoltà e, non solo, a causa del Covid. È stato presentato oggi il progetto “HOPE. Casa delle persone” che porterà, tra le altre cose alla nascita della “Casa del noi” in ogni sede di Misericordia presente in Italia.

HOPE è un progetto della durata di 18 mesi, coordinato e realizzato da Confederazione Nazionale Misericordie di Italia grazie al supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sui fondi dell’avviso 2/2020.

La proposta progettuale nasce per volontà di Confederazione di dare un aiuto concreto alle fasce di popolazione più vulnerabili e fragili, fornendo loro il sostegno necessario in qualsiasi momento della loro vita e per qualsiasi bisogno essi abbiano, in modo da poter creare insieme una società più inclusiva in cui nessuno si senta lasciato indietro.  

Lo spirito che anima il progetto è quello di superare la logica assistenzialista emergenziale, che fino ad oggi ha contraddistinto questo tipo di attività, privilegiando un approccio sistemico volto alla realizzazione di un’idonea formazione di tutti gli stakeholder ad ogni livello coinvolti per il rafforzamento delle capacità di risposta dell’intero territorio.

Gli ultimi dati disponibili per l’Italia mostrano un quadro nazionale fortemente aggravato in termini di povertà assoluta: 21 milioni di persone si rivolgono alle oltre 50.000 istituzioni no-profit del paese per poter sopperire ai propri bisogni. Di questi, il 20% è costituito dalle fasce più vulnerabili: NEET, anziani, malati, famiglie numerose che vivono in abitazioni sovraffollate, genitori single con figli ecc. Vulnerabilità sociale e materiale significa vivere in una condizione di continua incertezza, suscettibile di trasformarsi in vero e proprio disagio sociale ed economico.

È in un simile contesto che il progetto HOPE interverrà in tutto il territorio nazionale, dando risposte concrete grazie alla presenza capillare sui territori delle sedi di Misericordie afferenti alla Confederazione.

In breve le azioni che saranno messe in campo sono:

  • ALTA FORMAZIONE DELLA RETE: per incrementare le conoscenze e competenze del key-staff e dirigenti in modo da stimolare uno sviluppo ed una visione organica e consapevole del movimento nella dimensione di rete associativa.
  • POTENZIAMENTO DEGLI STRUMENTI messi a disposizione del personale formato al fine di migliorare la risposta verso gli utenti;
  • La costruzione di una rete di protezione sociale per le emergenze sociali CASA DEL NOI: veri e propri spazi inclusivi e aperti a chi si trova in un momento di difficoltà, uno spazio dove sentirsi accolti e ascoltati sempre, qualsiasi sia la propria condizione, in linea con quanto previsto dalle “Linee guida Casa del Noi”.

    Attualmente sono accreditate al progetto o sono in via di accreditamento 200 sedi della Casa del Noi distribuite in 16 regioni. Sono anche avviati 31 empori solidali.

    “Saranno circa duecento i volontari che già domani inizieranno la formazione base su ‘Casa del Noi- L’accoglienza dell’ascolto’ in modo da essere pronti ad accogliere agli utenti che si presenteranno agli sportelli – spiega Ilaria Signori Coordinatrice dell’Unità di Protezione Sociale delle Misericordie d’Italia -. L’obiettivo è quello di formare almeno 850 volontari in tutta Italia”.  

Per maggiori informazioni: https://www.misericordie.it/hope-house-of-people