“Una coorte di superstar che non sono solo arrivate a dominare le passerelle ma hanno cambiato la prospettiva dalla quale guardare la moda in tutto il mondo”
Nove modelle, originarie del Sud Sudan e dell’Etiopia, americane e anche italiane, per testimoniare come dopo l’omicidio di George Floyd il mondo stia cambiando anche sulle passerelle. Sono bellezze dalle pelle scura, in abiti neri, sul nuovo numero dell’edizione inglese di Vogue.
La scelta della testata per febbraio è stata annunciata dal direttore Edward Enninful, che si definisce britannico-ghanese e presenta “una coorte di superstar che non sono solo arrivate a dominare le passerelle ma hanno cambiato la prospettiva dalla quale guardare la moda in tutto il mondo“.
In copertina ci sono le sud-sudanesi Adut Akech, Akon Changkou e Anok Yai, l’etiope Akway Amar, l’italo-senegalese Maty Fall Dibaa, la nigeriana Jumbo Janet, la sierraleonese Nyaguaa, l’australiana Abeny Nhial e l’americana Majesty Amare.
Secondo Rafael Pavarotti, il fotografo che ha curato la copertina, il servizio “celebra le donne, il matriarcato e la bellezza delle donne nere”.
Anche nel mondo della moda, di rispetto per le diversità e di inclusione si è parlato soprattutto negli ultimi anni, in particolare sull’onda delle proteste del movimento Black Lives Matter innescato dal caso Floyd, il cittadino afroamericano ucciso da un agente di polizia a Minneapolis nel maggio 2020. Secondo Enninful, le modelle di copertina sono “cittadine globali” ma anche rappresentanti dell’Africa “in ascesa” e di “una rivoluzione destinata a restare”.
Secondo un rapporto sulla diversità pubblicato da Fashion Spot, il 43 per cento delle modelle che hanno sfilato sulle passerelle autunno-inverno 2021 erano di pelle scura. Tra loro anche Dibaa Maty, nata 19 anni fa in Senegal e diventata cittadina italiana a Chiampo, il Comune in provincia di Vicenza dove vivono i genitori e dove lei ha frequentato il liceo linguistico.
fonte agenzia dire.it