“La tragedia sul lavoro di San Vito al Tagliamento, in provincia di Udine, è l’ennesima mortificazione dei diritti sul lavoro che dovrebbero andar di pari passo con la certezza della sicurezza”. E’ quanto fa sapere la Fesica, la Federazione dei sindacati dell’industria del commercio e dell’artigianato aderente a Confsal, dopo l’incidente mortale di queste ore avvenuto in un’azienda specializzata nella lavorazione dell’alluminio nella zona industriale di Ponterosso. “L’operaio di 38 anni rimasto schiacciato mentre stava manovrando un ‘muletto’ – dice il segretario generale Fesica Confsal Bruno Mariani – ha dato purtroppo conferma all’ultimo rapporto Inail del primo quadrimestre del 2021: aumentano gli incidenti sul lavoro, anche quelli mortali. Un dato su cui non possiamo piegarci e su cui non è più sufficiente parlarne. Siamo davanti all’ennesimo fatto d’estrema gravità che non può diventare normalità. Le prossime assunzioni presso l’Ispettorato del lavoro, seppur utili in generale, non sono sufficienti – continua Mariani – perchè non tutte le figure assunte riguarderanno ruoli di verifica e controllo nei luoghi di lavoro e quindi non rappresentano quell’azione forte e determinante per fronteggiare la questione sicurezza che deve necessariamente prevedere un un miglior coordinamento anche tra Inl ed Asl. Il nostro cordoglio va oggi alla famiglia della vittima a cui ci stringiamo e nel nome dei caduti sul lavoro vorremmo si aprisse una nuova decisiva compagine che migliori lo stato delle cose: insieme a più formazione e prevenzione non possono mancare gli interventi delle istituzioni competenti per cambiare davvero il corso delle cose. Lo si deve – conclude il sindacato della Fesica Confsal – al valore ed ai lavoratori di un Paese come l’Italia”.
Morti sul lavoro: Fesica Confsal, ora nuova compagine d’intervento
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