Si è aperta oggi la mostra dedicata ai progetti finalisti del concorso internazionale per il Museo della Scienza di Roma, organizzata dall’Assessorato all’Urbanistica di Roma e dall’Ordine degli Architetti di Roma e provincia alla Casa dell’Architettura, in Piazza Manfredo Fanti.
La mostra, allestita al 1° Anello della Casa dell’Architettura e visitabile fino al 6 gennaio 2024 (ingresso libero dal lunedì al sabato, ore 10-19) – raccoglie tutte le proposte progettuali presentate per il concorso: i 65 partecipanti, più i 4 finalisti e il vincitore, per un totale di 70 progetti esposti.
Prima dell’inaugurazione si è tenuto il convegno «Concorsi di progettazione. Il Museo della Scienza di Roma», il racconto di uno dei concorsi di progettazione tra i più attesi degli ultimi anni a Roma e un’occasione di dibattito e confronto sull’esperienza procedurale da parte dei principali soggetti coinvolti: dai progettisti vincitori alla commissione giudicatrice.
“I concorsi, oltre a permettere l’individuazione dei migliori progetti e la soluzione più idonea dal punto di vista architettonico e urbanistico, contribuiscono a promuovere la ricerca sull’architettura, dando origine a vivaci scambi culturali, dibattiti e incontri. Inoltre, attraverso i concorsi e il confronto costruttivo che ne deriva, si rimette Roma al centro della scena nazionale e internazionale e si accende un riflettore sul processo di rigenerazione urbana e urbanistica di cui è protagonista in questo momento. Proprio per questo, dopo il concorso per il Museo della Scienza Roma ha già indetto un nuovo concorso di progettazione la valorizzazione dell’area archeologica dei Fori Imperiali che sta portando l’attenzione delle Istituzioni e dei progettisti nel cuore storico di Roma e presto sarà pubblicato quello per l’area della ex Fiera di Roma” questo è quanto ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, in apertura del convegno.
ll Museo della Scienza è parte del progetto complessivo di riqualificazione dell’ex Stabilimento Militare di via Guido Reni e rappresenta uno dei principali interventi di rigenerazione urbana avviati a Roma per rafforzare l’identità culturale della città, rilanciandone il ruolo nazionale e internazionale. Il nuovo Polo andrà a completare un sistema urbano, il quadrante Flaminio, di altissimo valore nel quale sono già presenti, tra gli altri, il Ponte della Musica, l’Auditorium e il MAXXI con il suo progetto di espansione. La superficie complessiva prevista per il Museo è di oltre 19.000 mq (compresi spazi di servizio, spazi verdi/serre e terrazza della caffetteria), di cui 9.000 mq per spazi espositivi di varia natura e 1.100 mq di spazi per la ricerca.
Il concorso
Il 4 novembre del 2022, l’Assessorato all’Urbanistica indice il concorso internazionale di progettazione, articolato in due fasi: la prima, finalizzata all’acquisizione di proposte ideative, si è conclusa con la presentazione di 70 proposte progettuali, tra cui la Commissione giudicatrice presieduta dall’architetto di fama internazionale Daniel Libeskind ha selezionato i cinque finalisti ammessi alla fase successiva; la seconda finalizzata all’acquisizione dei 5 progetti di fattibilità tecnica ed economica selezionati. Tra questi la Commissione, a luglio 2023, ha proclamato il vincitore: Science Forest di Adat Studio.
Le prossime fasi
Nei giorni scorsi, i vincitori hanno consegnato al Dipartimento Pau il progetto di fattibilità tecnico-economica rispettando i tempi previsti: adesso l’obiettivo è affidare la realizzazione del progetto definitivo entro fine anno per poter indire la conferenza dei servizi entro l’estate 2024 e, al termine, procedere all’affidamento del progetto esecutivo e all’indizione della gara di appalto. Se tutte le tempistiche saranno rispettate i lavori potrebbero iniziare entro il 2025.
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