MUSICA, MEDICINA E CRONACHE ROMANE FRA SEI E SETTECENTO.

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Pubblicata per la prima volta l’autobiografia manoscritta del romano Francesco Massonetti (1659-1729),

conservata nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Uno spaccato inedito e prezioso della vita romana di tutti i giorni,

di cui dà testimonianza anche una caricatura del Ghezzi.

Domenica 25 settembre alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma la presentazione del libro a cura di Giancarlo Rostirolla

(Ibimus, 2021)

Riprende dopo la pausa estiva l’attività dell’Ibimus – Istituto di bibliografia musicale che da ottobre fino a dicembre presenta una serie di iniziative nel settore dei beni musicali aperte al pubblico nella sua sede presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (viale Castro Pretorio 105).

In occasione delle Giornate europee del patrimonio, domenica 25 settembre, giorno in cui la Biblioteca resterà aperta, alle ore 11 presso la Sala Macchia si terrà la presentazione del volume Musica, medicina, cronache di corte al tempo di Arcangelo Corelli. Il Diario romano di G.A. Francesco Massonetti (1659-1729) a cura di Giancarlo Rostirolla (Roma, Ibimus, 2021). Alla presentazione intervengono insieme al curatore, Salvatore de Salvo Fattor presidente dell’Ibimus e Flora Parisi, direttrice della Biblioteca Medica Statale.

Per la prima volta viene pubblicata integralmente l’interessante autobiografia conservata manoscritta presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma del romano Francesco Massonetti, figura singolare in cui confluiscono tre vite parallele – cantore di cappella, medico e cronista -, vissuto tra la seconda metà del secolo XVII e la prima metà del XVIII. Una testimonianza preziosa venuta alla luce nel 2007 grazie allo studio delle ricercatrici Livia Martinoli Santini e Candida Santoro che è anche uno spaccato di vita romana seicentesca di tutti i giorni. “L’importanza dello scritto autobiografico – racconta Rostirolla –, appartenente al genere letterario della diaristica barocca, sta innanzitutto nel contesto musicale caratterizzante i primi lustri di vita del personaggio in questione. La cronaca riguardante il periodo di formazione scolastica e professionale del Massonetti rappresenta forse la testimonianza più significativa che la storiografia musicale conosca sul contesto sociale e sulle modalità in cui un giovane ben dotato musicalmente, in specie nel canto, fosse avviato alla professione della musica. Ma ancor più curiosi sono i particolari biografici riferiti a una prospettiva specifica di formazione e carriera, che è quella del mondo delle cosiddette ‘voci bianche’ e dei castrati”.

Il diario è testimonianza preziosa anche per la storia della professione medica, poiché Massonetti a un certo punto della propria vita fu orientato verso la professione chirurgica, operando per molti anni nell’ospedale di Santo Spirito in Saxia al seguito di importanti personalità del settore.

Altro aspetto interessante è poi la cospicua parte dedicata alla sua ‘terza’ professione, avviata evidentemente in età in cui le possibilità vocali vennero meno al cantante, ovvero quello di cronachista o diarista dei grandi eventi storici e liturgici collegati con la corte pontificia di Roma. Pier Leone Ghezzi che ha immortalato Massonetti in una delle sue celebri caricature, così lo ricorda nella didascalia al suo disegno del 1729: “Signor Massonetti musico di turba, ma famoso novellista e tanto dedito a questo genio che esso per una nova sarebbe andato da Santa Maria Maggiore a San Paolo; e fa il giornale di tutto quello che succede in Roma. Di più andiede a piedi quando il papa Pignatelli fu a Corneto. In conclusione, è particolare in questo genere. Fatto da me cavalier Ghezzi il dì 27 giugno 1729. [aggiunta] L’estate va senza camiscia […]”.

Il volume si completa con una utile appendice che raccoglie trentadue profili di compositori, cantanti e cantori del mondo musicale romano al tempo di Massonetti.

Info: tel. +39 371 1624313, 351 6786288, ibimus@libero.it, ibimus.eu