Omaggio all’Azerbaigian domani ai Giardini della Filarmonica

- Pubblicità -

Il 30 giugno ai Giardini della Filarmonica Marco Sinopoli con il suo quartetto fra jazz e musica crossover . In Sala Casella omaggio all’Azerbaigian con il concerto di musica classica di autori azeri della pianista Olga Domnina

Da Accademia Filarmonica Romana – uff. stampa <uff.stampa@filarmonicaromana.org>
A Accademia Filarmonica Romana – uff. stampa <uff.stampa@filarmonicaromana.org>
Data sabato 29 giugno 2024 – 10:57
Marco Sinopoli_9.jpg
22.2 KB
cs_30 giugno_tavolozze_sinopoli.docx
157.2 KB
Olga Domnina.jpg
66.6 KB
Marco Sinopoli_5_ridt.jpg
118.0 KB

COMUNICATO STAMPA

 

Domenica 30 giugno ai Giardini della Filarmonica omaggio alla musica classica dell’Azerbaigian,

ponte fra Oriente e Occidente, con il concerto della pianista Olga Domnina.

 

Nei Giardini il ritorno del compositore e polistrumentista Marco Sinopoli con il suo quartetto,

fra jazz moderno e musica crossover.

 

Ai Giardini della Filarmonica, festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana, domenica 30 giugno fa il suo ingresso per la prima volta l’Azerbaigian con il concerto della pianista Olga Domnina (Sala Casella ore 20) impegnata nel recital “Tavolozze” dedicato alla musica classica di autori azeri, ponte fra Asia ed Europa. Il concerto è in collaborazione con il Ministero della Cultura dell’Azerbaigian e l’Ambasciata dell’Azerbaigian.

“La prima cosa che viene in mente quando si pensa all’Azerbaigian sono i colori e le sfumature, la loro profondità e intensità – racconta la pianista russa –. Ed è soprattutto il colore che si percepisce ascoltando la musica dei compositori azerbaigiani. Nelle loro scoperte tonali, la loro, per così dire, ‘tavolozza’ musicale, l’ascoltatore viene iniziato ai misteri della natura dell’Azerbaigian, della couleur locale della vita quotidiana, dello splendore delle feste nazionali”. Il programma includerà una selezione dei preludi della compositrice di Baku Rahilia Hasanova (1951) fra le voci più autorevoli della musica contemporanea azera, che si alterna a un’opera di altri quattro compositori azeri, quasi a formare un discorso comune. “Mi piace notare – prosegue la Domnina – che Rahilia Hasanova ha fatto un parallelo tra i tessitori di tappeti orientali e i musicisti, paragonando i pigmenti dei tappeti ai modi musicali. La tavolozza della stessa Hasanova è onnicomprensiva”. Unico autore non azero in programma sarà Ivan Fedele che ha lavorato per lo Studio for New Music di Mosca, uno di più importanti istituti europei di musica contemporanea, in cui è stata significativa la figura musicale dell’azero Faradzh Karaev.

 

Nei Giardini (ore 21.30), il compositore e polistrumentista Marco Sinopoli torna alla Filarmonica con un progetto inedito fra jazz moderno e musica crossover. Sul palco ci saranno il sax contralto di Simone Alessandrini, Marco Siniscalco al basso, Valerio Vantaggio alla batteria e lo stesso Sinopoli alla chitarra e pianoforte. Una varietà di colori timbrici in un continuo dialogo fra i quattro strumenti che si sviluppano in varie direzioni, mescolando ciascuno la propria sensibilità artistica con quella degli altri musicisti. Compositore, arrangiatore e polistrumentista Marco Sinopoli ha dedicato la sua formazione alla composizione classica e al jazz e ha collaborato come chitarrista in Italia e all’estero con diversi artisti, nell’ambito del jazz e della musica leggera. Nel 2018 fonda il Marco Sinopoli Extradiction ensemble con il quale sviluppa la propria musica originale in un approccio jazz trasversale e nel 2022 il Marco Sinopoli 5et.