Concluso il concorso di cinema, ideato e organizzato da i Ken Onlus e co finanziata dalla Regione Campania, con un gran gala presentato da Priscilla – Queen of Mykonos e la partecipazione speciale degli attori Maria Bolignano e Cosimo Alberti
Miglior lungometraggio è “Nowhere” dei registi colombiani David e Francisco Salazar
Con il Gran Gala condotto da Priscilla – Queen of Mykonos, con la partecipazione speciale degli attori Maria Bolignano (“Made in Sud”) e Cosimo Alberti (“Un Posto al Sole”), si è conclusa la 13esima edizione di OMOVIES Film Festival, concorso internazionale di cinema omosessuale, transgender e questioning promosso e organizzato dall’Associazione i Ken Onlus con la direzione artistica di Carlo Cremona, e con il co-finanziamento della Regione Campania.
Miglior lungometraggio è risultato “Nowhere” dei registi colombiani David e Francisco Salazar, mentre l’americano “Roadkill” di Aliza Brugger è il miglior cortometraggio. La sezione documentari è vinta dall’argentino Fernando Portabales con “Copacabana Papers”, miglior mediometraggio quello dello spagnolo Arantza Ibarra con “Mi Pequeno Gran Samurai”, miglior corto è “O Babado Da Toinha” del brasiliano Sérgio Bloch. A loro è stato consegnato, virtualmente perché in collegamento ma successivamente recapitato, il premio realizzato dall’artista e scultore Pasquale Manzo, rappresentante un Pulcinella simbolo del teatro partenopeo che solleva la “O” di Omovies con una corona per dire che la cultura sconfigge le paure anche quelle nate dalla pandemia.
Durante la serata, andata in onda sul canale Piuenne (17 dgt), in replica sabato 2 gennaio alle 23.40, è stato assegnato anche il premo “Vincenzo Ruggiero” a “Mascara” di Riccardo Arpaia, e i premi speciali a Giovanni Cipolletti come Miglior attore esordiente nel film “Ubbidire” e Mario Autore come Miglior attore under 30 per la sua interpretazione nell’opera “In casa con Claude”, entrambi diretti da Giuseppe Bucci.
«È stata una edizione dai grandi numeri. Abbiamo raggiunto centinaia di migliaia di appassionati di cinema con la programmazione di 62 opere in concorso provenienti da tutto il mondo e una selezione dei migliori lavori presentati nelle precedenti edizioni nella Cinema Room del portale www.omovies.it, e gli approfondimenti sui social network dedicati. Abbiamo innovato e continueremo a farlo i prossimi anni. Rafforzeremo il successo ottenuto con gli utenti online e proseguiremo nella programmazione della neonata Lgbtchannel.tv. In conclusione un ringraziamento particolare alla Regione Campania, senza il cui supporto festival di cinema come il nostro scomparirebbero, al contrario siamo riusciti a fare sviluppo anche in momento di crisi. Non ci siamo fermati, abbiamo proseguito il nostro lavoro con tanto coraggio e siamo stati ripagati dai numeri» dichiara Carlo Cremona.
Il festival, con dodici giorni di programmazione, ha visto come madrina la Croce Rossa Italiana ed è stato dedicato a tutto il personale sanitario e parasanitario. «In continuità con lo scorso anno, quando la nostra scelta ricadde sulla “sedia dei gay” simbolo contro bullismo omofobo, abbiamo voluto dedicare il nostro festival ad una campagna sociale» conclude Cremona.
OMOVIES è il primo festival internazionale di cinema a tematica LGBT+ del Sud Italia, nato nel 2007 con l’obiettivo di promuovere nei circuiti nazionali ed internazionali, Napoli e la Campania quale territori di socializzazione, solidarietà ed accoglienza e favorire lo sviluppo di un turismo differente. L’aspetto innovativo del festival resta il questioning, che vuol dire porsi domande riguardo un tema, una idea e si rivolge agli autori affinché realizzino opere in maniera libera sull’apertura e la condivisione delle tematiche LGBT+. Lo spettatore si troverà in un festival che parla d’amore in modo inclusivo e dei differenti modi di amare, che narra di storie di vita, di sogni, di speranze e di umanità. Per il terzo anno consecutivo l’associazione i Ken risulta aggiudicatrice del cofinanziamento della legge cinema della Regione Campania. L’edizione 2020 è patrocinata dal Comune di Napoli, Città di Caserta, Instituto Cervantes, Goethe Institute, Institut Français, Scuola di Cinema di Napoli, Fondazione Made in Cloister e Croce Rossa Italiana – Campania Napoli.