Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e blogger, ha intervistato per noi, oggi, la poetessa e scrittrice Valentina Riposati.
Ilaria – Come è nata la tua voglia di scrivere?
Qual è stato il tuo percorso per arrivare a fare ciò che ami?
Valentina – Ho sempre amato scrivere, fin da bambina, è da sempre una mia passione. Da circa un anno, però, questa passione ha preso sempre maggiore posto nella mia vita e scrivo sempre di più, soprattutto poesie, ma anche racconti brevi , favolette, insomma un po’ di tutto quando mi sento ispirata. Non credo di essere arrivata a fare ciò che amo totalmente, ma ce la sto mettendo tutto, mi impegno insomma.
Ilaria – A chi dedichi le tue poesie, i tuoi racconti e romanzi?
Valentina – A tutti coloro che guardandosi dentro riescono ad osservare meglio ciò che c’è fuori.
Ilaria – A chi ti ispiri? Quali sono i libri che ti hanno formato?
Valentina – La poesia contemporanea è molto attiva e interessante, amo leggere e quindi leggo molto e molti poeti e poetesse differenti e attuali. Alda Merini è una delle mie poetesse preferite. Da ragazza, ho amato molto “ Il barone rampante” e devo dire che sono un fan sfegatata di Italo Calvino di cui ho letto tutto ed amato soprattutto i libri fantastici “Il cavaliere inesistente” e “Il visconte dimezzato. Da donna adulta ho poi riletto con piacere “La metamorfosi “ di Kafka anche questo una pietra miliare , secondo me, della narrativa mondiale.
Ilaria – Qual è il complimento da parte di un lettore che ti ha reso più felice?
Valentina – Complimenti non mi vengono in mente, ma un’amica mentre le leggevo una mia poesia si è commossa molto e questo significa che le mie parole sono arrivate dove volevo, l’hanno emozionata e questo è più importante di tutti i complimenti del mondo.
Ilaria – Quali sono i tuoi riferimenti ispirazionali nell’arte?
Valentina – Impressionismo francese, mi piace vincere facile, diciamo.
Ilaria – Quanto è importante il passato per immaginare e costruire il futuro? Credi che il futuro possa avere un cuore antico?
Valentina – Le mie origini sono sempre con me, la mia famiglia, i miei genitori e i valori che mi hanno tramandato anche e soprattutto la semplicità delle piccole cose. Ok ad un cuore antico, quindi, per il futuro, ma anche una mentalità moderna ed innovativa.
Ilaria – Come immagini il futuro? Sapresti darci tre idee che secondo te guideranno i prossimi anni?
Valentina – Non riesco ad immaginare il futuro, si spera sempre sia migliore, ma è un concetto personale che a volte non si rispecchia con la reale situazione globale. Spero ci sia un’attenzione maggiore alla cultura, all’arte e in generale , ad una formazione dei nostri ragazzi attenta e approfondita, ma sono temi giganti , impossibili da definire in poche parole.
Ilaria – Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Valentina – Vorrei emozionare , solo questo.
Ilaria – Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere… ovvero concludiamo con la domanda a piacere: Valentina chiede, Valentina risponde… Quale è la poesia da te scritta finora che più ti rappresenta? E perché?
Valentina – Non sarà la più bella , ma quella che rispecchia come sono e come vorrei che gli altri mi vedessero e ci si ritrovassero un po’ anche loro:
“La leggerezza”
Mi avvicinavo alla vita con leggerezza
non esigendo di più
Rimboccavo le maniche della pazienza
E mi muovevo con leggiadria
Per non dover trovarmi a pesare
Con bilance destinate
carichi di dolori
Sarebbe tutto più onesto
Ruotare e girovagare
Senza per questo
Apparire ingombranti
Mi avvicinavo alla coscienza di me
Con la leggerezza del sentirmi
Anche poco importante
Valeva