Primo evento della stagione 2023 al Teatro Romano di Ostia Antica,il 21 giugno con Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show con la Jazz Company, diretta dal M. Gabriele Comeglio, data organizzata da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci e Monica Savaresi per Savà Produzioni Creative. Produzione dello spettacolo Imarts. Massimo Lopez e Tullio Solenghi nel 2017 decidono di tornare insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale: uno spettacolo che dopo tre stagioni trionfali in cui si sono superate le 280 repliche, si Primo evento della stagione 2023 al Teatro Romano di Ostia Antica,il 21 giugno con Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show con la Jazz Company, diretta dal M. Gabriele Comeglio, data organizzata da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci e Monica Savaresi per Savà Produzioni Creative. Produzione dello spettacolo Imarts. Massimo Lopez e Tullio Solenghi nel 2017 decidono di tornare insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale: uno spettacolo che dopo tre stagioni trionfali in cui si sono superate le 280 repliche, si avvia alla quarta con sempre rinnovata passione, ancora più forte in un momento storico così complicato per la vita dei teatri e dell’arte in generale.
Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, scketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, o quello di Maurizio Costanzo con Giampiero Mughini; e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show” del 2016, dalla quale è scaturito il desiderio di tornare sulle scene insieme. In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
Questo nostro spettacolo è nato quasi per gioco, con la voglia di tornare insieme sul palco dopo tanti anni, giocando appunto con i nostri attrezzi del mestiere, sketch, imitazioni, frammenti di teatro, parodie, il tutto condito da una bella colonna sonora, curata dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio. In quasi due ore di show, capita così di imbattersi in un Amleto multietnico, in un frammento di vita quotidiana di papa Bergoglio e del suo amico Ratzinger, in un Rossini eseguito coi denti, nel duetto targato Las Vegas di Sinatra/Dean Martin o ancora negli echi di politici vecchi e nuovi o nell’affaccio di Paolo Conte in persona, ecc… ecc… Questa nostra scommessa, lanciata nell’estate 2017, ci ha ripagati alla grande con un centinaio di date nella prima stagione, fino a sfiorare le 300 repliche in quelle a seguire. I teatri esauriti ci hanno esaltati ogni volta, ma l’incontro col nostro pubblico contiene in sé una valenza affettiva che non era scontata. Ogni volta che il sipario si apre, infatti, è come se magicamente ci si ritrovasse tra parenti, quasi ogni spettatore ha un momento della sua vita legato a noi, legato al Trio: “Come regalo di laurea dai miei genitori pretesi due biglietti per venirvi a vedere al Sistina”, “Mio padre lo ricordo sempre serio, una sola volta lo vidi ridere, con voi”, “I primi gruppi di ascolto li istituimmo nel 1987 col Trio”, “Per far digerire ai miei figli i Promessi Sposi, sono stati provvidenziali i vostri”. Così, ogni sera, oltre al divertimento condividiamo col nostro pubblico un coinvolgimento emotivo che tocca il suo apice nel ricordo di Anna, due minuti di commozione pura, anche se i suoi due ex compagni di giochi Tullio e Massimo la sua presenza in scena la avvertono per tutte le due ore di spettacolo.
È il duo più famoso che ci sia, il più divertente, il più intelligente: seguito da un pubblico da stadio, che resta folgorato dalle loro imitazioni comiche.
Solo loro possono fare due chiacchiere con il premier Giuseppe Conte; nessun altro può evocare insieme in palcoscenico ben due papi
contemporaneamente: Bergoglio (Lopez) e Ratzinger (Solenghi), impegnati nella cucina del loro appartamentino in Vaticano. Ecco qualche scheggia della vita del super spettacolo che i suoi protagonisti hanno intitolato con i loro nomi: ‘’Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show’’.
[…] Lo show di questi giorni è uno spettacolone di canzoni famose – di
Frank Sinatra e il meglio di Modugno – di folgoranti imitazioni, di pagine di satira che coinvolgono molti santi padri della nostra repubblica televisiva, di imitazioni. Cosi non può mancare il vocione di Pippo Baudo, che presenta gli ospiti di uno dei suoi mille suoi programmi, né un intervento cantilenante di un inconfondibile Maurizio Costanzo show. E qui si precipita, sorridendo, in un numero incredibile di sketch e di fedelissime imitazioni. Qualcosa che non ha alcunché di simile, nemmeno nella memoria del dotatissimo Alighiero
Noschese, campione indiscusso della televisione degli anni ‘50-’60.
Accompagna lo show la Jazz Company, diretta da Gabriele Comeglio, che dà
a tutto l’insieme una bella veste musicale.
A ritmo sfrenato entrano ed escono i più famosi e meno famosi; Patti Pravo e Ornella Vanoni. Ed ancora Giampiero Mughini (Solenghi) presentato come uno scatenato asso del sesso. Il successo dello spettacolo è già stato sancito dalle duecentoventi repliche già fatte in tutta Italia; a queste se ne aggiungeranno, dopo Roma, altre ottanta.
Lo show segue in parte la storia del Trio. In qualche passaggio lo evoca, lo cita, aggiunge storie e personaggi. E il duo getta in palcoscenico una commovente manciata di secondi. Anna è sempre con i suoi compagni…