Dopo un inverno dalle temperature miti, che solo a tratti ha mostrato il suo rigido volto, ecco giungere la primavera che quest’anno fa gli onori di casa all’arrivo della Pasqua. “Pesach”, antica parola ebraica da cui la festività cristiana deriva il suo nome, significa proprio passaggio, nel senso di passare oltre, a sottolineare la rinascita e l’evoluzione che questo momento porta con sé, evidenziato quest’anno ancor più dalla stretta vicinanza tra la ricorrenza e l’equinozio di primavera. Il connubio Pasqua/Primavera segna il momento in cui le primizie di stagione sono omaggiate nei piatti che celebrano la tradizione, aprendosi a sapori più freschi. È un gioco di combinazioni tra ingredienti di stagione e ricette tramandate attraverso generazioni e viene rinnovato quest’anno nei ristoranti della capitale.
Per chi voglia concedersi il pranzo di Pasqua fuori dalle consuete rotte turistiche del centro città e in un ambiente accogliente ed elegante, regalandosi poi una passeggiata tra i ciliegi fioriti e i cigni del laghetto dell’Eur, il ristorante di pesce Livello 1, rappresenta la scelta ideale. Lo chef Mirko Di Mattia, noto per la sua cucina di pesce creativa, di concerto con i proprietari Emilia Branciani e Claudio Montingelli, ha deciso di fare una digressione sul tema e di proporre i più classici piatti della tradizione pasquale, facendo arrivare dIrettamente dal loro orto sull’Appia Antica il Carciofo dalla Romana alla Giudia che unisce due ricette care ai romani, da gustare insieme a un succulento Abbacchio al forno.
Arrivando al di là del Tevere, nel quartiere Prati, da Madeleine, bistrot d’ispirazione d’Oltralpe, le cui atmosfere sono apprezzate dalla colazione al dopocena, lo chef Simone Maddaleni propone interessanti fuori menu creativi che richiamano la ricorrenza cristiana, come la Madeleine in versione salata e vegetariana, accompagnata da spuma di patate e porri con insalatina misticanza, uovo livornese alla soia e mela verde, ispirata alla più classica Pizza di Pasqua. Rimanendo nel quartiere, il ristorante Les Etoiles, regno dello chef William Anzidei, all’interno dell’hotel Atlante Star, celebra la Pasqua davanti all’emozionante vista su San Pietro, impreziosendo la freschezza della ricorrenza con l’eleganza degli ambienti appena restaurati. Se il Tortello di vignarola, cacio e pepe, per stagionalità e cultura prettamente romana, racconta la ricca storia del territorio laziale, lo Scrigno di pastiera, spuma al cioccolato e salsa all’arancia candita è una variante rivisitata del famoso dolce, che arriva in tavola in un’inedita versione scomposta.
Attraversando il Tevere e arrivando nella centralissima Via di Ripetta, Il Marchese, locale glamour dalla doppia anima, nobile e carbonara, di Davide Solari e Lorenzo Renzi, si arricchisce di proposte che omaggiano la Pasqua nella tradizione romana. L’Executive Chef Daniele Roppo ha tra i suoi piatti irrinunciabili e irresistibili le Costolette d’abbacchio fritte, accompagnate con una leggera mayonese alle erbe che, con la loro croccantezza e golosità, sono irresistibili anche dopo innumerevoli portate. Proseguendo per via Fontanella Borghese, si arriva a via Condotti e si risale la Scalinata di Piazza di Spagna verso il Salone Eva dell’Hotel Hassler di Veruschka e Roberto Wirth, luogo che regala un’esperienza gastronomica immersiva e unica, grazie anche all’incredibile posizione panoramica. L’Executive Chef Marcello Romano propone un prezioso brunch di Pasqua, conducendo gli ospiti in un viaggio sensoriale tra i profumi della tradizione gastronomica romana e italiana con spiccati richiami ai sapori partenopei: per l’occasione, si verrà ospitati sull’incantevole Terrazza Hassler al 7° piano con una vista a 180° sulla città.
Il percorso continua verso via Veneto che, rinata grazie ai recenti investimenti, diventa una delle mete imperdibili della città. Si passeggia tra nuovi locali e vetrine che affacciano sugli eleganti salotti che riportano ad atmosfere di classica eleganza, come quello del Rome Marriott Grand Hotel Flora. Qui, avvolti da un fascino senza tempo, si sale al Rooftop Terrace, dove lo chef partenopeo Massimo Piccolo, ha composto anche lui un brunch che viaggia tra sapori mediterranei e l’immancabile proposta di piatti tipici, come l’agnello al forno con le patate e la pastiera, per trascorrere questa giornata di festa immersi nella vista di Villa Borghese, con lo sguardo aperto che spazia verso nord, con il Monte Soratte e, in lontanza, il Monte Terminillo a fare da sfondo.
Sempre in tema di viste spettacolari, presso il ristorante Mirabelle dell’Hotel Splendide Royal, la Pasqua è all’insegna di una rinnovata tradizione, grazie alle invenzioni dell’executive chef Stefano Marzetti, sempre pronto a giocare con i sapori regalando in ogni piatto il suo amore per la cucina e la cura per i commensali a cura della brigata di sala del direttore Luca Costanzi.
Pasqua non è, però, solo il momento per cedere alle tentazioni della cucina ma è anche l’occasione per dedicarsi alla scoperta di nuove destinazioni, pur di prossimità.
Del resto l’antico detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” sottolinea il desiderio di vivere momenti speciali esplorando varie destinazioni con famiglia, amici o anche in solitaria. Roma, con la sua ricchezza culturale e artistica, si presenta il luogo d’elezione per coloro che cercano una combinazione unica di gusto, spiritualità e bellezza. La città offre una vasta gamma di opzioni per soggiornare in alberghi accoglienti, residenze storiche mentre la novità di questo periodo sono le dimore di Parisii Collection, in cui architettura, arte e design italiani si incontrano e l’accoglienza quiet luxury delle strutture regala un’esperienza piacevolissima e particolare. I due raffinati relais, uno in via della Purificazione n°8 e l’altro in via Bocca di Leone n°88 sono gioielli creati da Grazia Parisi e il suo socio Alberto Grignolo, per far conoscere all’ospite l’aristocratica e al tempo stesso discreta ospitalità di Roma in una visione su misura, totalmente personalizzata.
La Pasqua “fuori porta” è invece ideale per concedersi momenti a due, con i bimbi, o con gli amici più cari all’insegna della riscoperta della natura: nei pressi del Parco Nazionale del Circeo sorge Seguire le Botti, l’agriturismo con ristorante gourmand della nota Cantina Sant’Andrea. L’antica dimora colonica della famiglia Pandolfo combina lo spirito idilliaco della campagna che sta rifiorendo al fascino quieto (ma concreto) di chi, da sempre, fa le cose con genuinità e attenzione ai dettagli. La cucina dello chef Pasquale Minciguerra si esprime per l’occasione in una carta che celebra il territorio e i sapori pasquali mentre i caratteristici dolci della festività sono stati interpretati dal pastry chef Andrea Amato. Irresistibile è la Pastiera moderna – un cremoso alla pastiera su biscotto di pasta frolla con gelato all’arancia candita – e La nostra colomba pasquale con crema inglese al Capitolium, per una conclusione golosa del pasto.Se invece il richiamo del mare è irresistibile, la destinazione perfetta si trova in Sardegna, a Cagliari, dove il Ristorante Calamosca, progetto dei fratelli Porcu, costituisce una location d’eccezione in cui lasciarsi coccolare dal rumore delle onde, mentre in tavola sfilano i piatti special elaborati per la ricorrenza dallo chef Michele Ferrara. Quale migliore occasione, dunque, se non una domenica di festa di inizio primavera, per assaggiare pietanze che celebrano il territorio sardo e le sue ricchezze, in cui tradizione, materia prima d’eccellenza ed esecuzione contemporanea si fondono per un’esperienza tutta da provare, regalandosi una vacanza in un luogo magico.