“Con l’approvazione del Collegato (P.L. 294/2021), la Giunta Regionale interviene sul Piano Paesistico Territoriale Regionale (PTPR), apportando modifiche alla disciplina della multiimprenditorialità e cercando così di bypassare l’accordo tra Regione e Ministero. Il rischio di un nuovo pericolosissimo stop da parte del Governo al PTPR è concreto e per questo ci siamo rivolti con una circostanziata e dettagliata nota al Ministero per i Beni Culturali”.
Così in una nota Nando Bonessio, co-portavoce dei Verdi del Lazio, che continua: “Il Collegato cambia la legge regionale 38/99 a cui il PTPR rimanda per la disciplina del settore. In particolare, le modifiche vengono apportate per includere nell’ambito della multiimprenditorialità una lunga serie di attività, esercitate per legge da soggetti che non sono agricoltori. Parliamo, tra le altre, di attività di ristorazione o ricettivo-alberghiere. Insomma, si aprirebbe la possibilità di investire in una serie di insediamenti e attività non gestite dagli agricoltori, che hanno ben poco a che fare con la giusta necessità di potenziare il settore agricolo, ma che, al contrario, arrivano a snaturarlo su aree naturali di pregio e tutelate. È necessario, quindi, fare un passo indietro e garantire la tutela delle aree agricole vincolate come previsto dal PTPR concordato con il Ministero della Cultura e approvato dal Consiglio Regionale ma non ancora pubblicato, in attesa della ratifica definitiva con il Ministero stesso”.
“Bisogna di certo sostenere le aziende che operano nell’agricoltura, ma con investimenti mirati che potenziano il settore senza stravolgerlo. Ci aspettiamo, – conclude Bonessio, – che il Consiglio Regionale del Lazio abbia un sussulto di responsabilità e respinga la Proposta di Legge della Giunta. Su questo, i Verdi-Europa Verde, insieme a tutti i comitati e le associazioni che aspettano la pubblicazione e l’entrata in vigore del PTPR, vigileranno con attenzione”.