“FONDAMENTALE ANCHE VACCINARE IL PERSONALE PER NON METTERE A RISCHIO INFIALAMENTO”
“Il comparto farmaceutico della provincia di Frosinone ha il know-how e l’intelligenza produttiva per candidarsi a realizzare ed ospitare sul proprio territorio un bioreattore per la produzione di vaccini. Ci auguriamo che lì dove verranno prese decisioni, ci sia qualcuno che faccia presente questa possibilità”. La proposta arriva dal Segretario Generale della UILTEC di Frosinone Mauro Piscitelli che, entrando nel dettaglio, spiega: “Oggi, grazie a Catalent di Anagni, l’industria farmaceutica della provincia di Frosinone si sta occupando dell’infialamento del vaccino anti-covid. È uno degli stabilimenti più attenzionati del mondo sul quale fanno affidamento Astrazeneca, Jhonson & Jhonson, e altri produttori. Servono bioreattori per la realizzazione dei vaccini e, a mio avviso, l’industria farmaceutica frusinate ha tutte le qualità per ospitarne uno. A quel punto si avrebbe un distretto farmaceutico vaccinale all’avanguardia per la realizzazione anche altre tipologie di vaccini contro virus che, secondo la scienza, inevitabilmente si svilupperanno anche in futuro e che l’umanità dovrà combattere”. Per il Segretario UILTEC occorre concertazione “tra il pubblico ed il privato, tra l’Italia e l’Unione Europea. La presenza di un bioreattore porterebbe, tra l’altro, l’aggiornamento culturale continuo di cui si ha bisogno per mantenere vivo il distretto di Frosinone”. Piscitelli ritiene anche indispensabile la vaccinazione dei lavoratori addetti alla messa a punto e alla produzione di vaccini: “E’ uno dei punti più importanti a cui dobbiamo dare risposta – sottolinea – sempre rispettando la volontà lavoratori. Occorre creare condizioni per la vaccinazione del personale. Non possiamo permetterci di rischiare che aziende importanti per l’umanità possano essere fermate da un focolaio. Vero che si tratta di industrie da sempre organizzate nel rispetto delle pratiche del distanziamento e di tutte le altre precauzioni, ma la prudenza non è mai troppa”.